Reddito di base, cos’è e come funziona/ In Italia è più basso della media europea

- Josephine Carinci

Cos'è e come funziona il reddito di base in Italia. Si tratta di un sussidio che nella penisola è più basso rispetto alla media europea

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Reddito di base: cos’è e perché in Italia è più basso

Il reddito di base, meglio conosciuto in Italia come reddito di cittadinanzaè stato confermato nella Manovra anche per il 2023, anche se con qualche modifica rispetto al passato. Si tratta di un’erogazione monetaria mensile, che viene distribuita alle persone che hanno cittadinanza italiana e non hanno un impiego, tanto che gli stessi centri adibiti dovrebbero occuparsi di trovare un’occupazione a chi lo percepisce, cosa che in Italia non è avvenuta come avrebbe dovuto.

Una recente analisi dell’Ufficio parlamentare di bilancio (Upb), ha esaminato che in Italia il reddito di base o reddito di cittadinanza è in linea con la media europea se si considera l’assegno percepito da una singola persona. Scende invece al di sotto della media se si guarda ad una famiglia con più di un componente. La comparazione tra diversi Paesi delle diverse forme di sostegno per i redditi più bassi, mostra dunque una realtà diversa in Italia rispetto all’Europa: il sostegno alle famiglie non è adeguato.

Reddito di base: l’allarme dell’Inps

Il reddito di base in Italia ha portato con sé anche tante polemiche per le modalità di erogazione e per i requisiti. L’Inps ha di recente precisato che dall’inizio dell’anno sono state respinte 240 mila domande di reddito di cittadinanza. L’Istituto nazionale di previdenza ha comunicato che “gli scenari di rischio elaborati ed i relativi allarmi” attivati dall’Inps stessa hanno permesso di individuare, su circa 1.290.000 domande arrivate primi dieci mesi del 2022, oltre 290.000 a rischio. 240.000 sono state infatti scartate per mancanza del requisito della residenza in Italia oppure per false o omesse dichiarazioni in merito alla posizione lavorativa dei componenti il nucleo familiare. Altre 50.000 sono state sospese e sottoposte ad ulteriori controlli.

Di recente inoltre sono arrivate delle minacce via social a Giorgia Meloni, alla quale è stato intimato di non cancellare il sussidio. Il presunto autore delle minacce di morte al presidente del Consiglio Giorgia Meloni e a sua figlia è un uomo di 27 anni, disoccupato, residente a Siracusa. Individuato, l’uomo è ora indagato per violenza privata aggravata nei confronti del presidente del Consiglio.





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