Reddito di cittadinanza, scatta la fase due: Luigi Di Maio annuncia che a partire da ora sarà obbligatorio lavorare per i Comuni, chi non lo farà è destinato a perdere il sussidio. Ecco le parole del leader del Movimento 5 Stelle: «Noi siamo andati avanti a lavorare sodo e senza tanti proclami: è partita la fase 2 del Reddito di cittadinanza e da adesso è in vigore il decreto che permette ai Comuni di impiegare chi riceve il Reddito di cittadinanza per i cosiddetti lavori di pubblica utilità». Ciò dunque significa «che dovranno rendersi disponibili per 8 ore alla settimana e dare una mano al Comune dove risiedono. Potranno ad esempio fare piccola manutenzione, pulire giardini, togliere graffiti dagli edifici pubblici, aiutare anziani nelle mansioni quotidiane».
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REDDITO DI CITTADINANZA, DI MAIO ANNUNCIA FASE DUE
L’attuale ministro degli Esteri ha evidenziato successivamente: «Sappiamo che sono tante le esigenze, tante le necessità della vita di una comunità e sappiamo anche che molte persone che ricevono il Reddito si erano già messe al lavoro, prima dell’entrata in vigore del decreto, magari ripulendo la spiaggia, o le strade antistanti le scuole. Sono storie belle, di onestà e voglia di contribuire, che anche alcuni giornali hanno raccontato, e che sfatano il solito disfattismo secondo cui gli italiani sarebbero una massa di disonesti e approfittatori». Luigi Di Maio ha poi evidenziato: «Queste attività sono obbligatorie per chi riceve il Reddito di cittadinanza, pena il rischio di perderlo, e sono un’ulteriore risposta a chi teme che qualcuno volesse pagare le persone per non fare niente. I lavori di pubblica utilità sono un aiuto per i Comuni e segnano l’entrata nella fase 2. Reddito, lavoro, formazione: tre riforme in una che necessitano certamente di un tempo ragionevole per essere realizzate, ma che stiamo portando avanti. Perché siamo certi che cambieranno questo Paese».