Si sono concluse le operazioni di voto iniziata ieri alle 8, interrotte alle 22 e riprese alle 7 di stamattina. Il quorum è stato raggiunto. Un’eventualità considerata, all’inizio della campagna referendaria, improbabile e resasi sempre più certa dagli eventi. Al suo verificarsi hanno contribuito una serie di fattori: oltre ad una campagna sapientemente fondata su alcune parole chiave e slogan dal forte impatto suggestivo (“non svendiamo l’acqua”, “si privatizza un bene di tutti”, “Fukushima”, “la legge è uguale per tutti”) ha pesato un fraintendimento. A detta di alcuni volutamente veicolato. Ovvero il fatto che votare al referendum fosse un dovere civico (lo stesso capo dello Stato, a chi gli chiedeva se si sarebbe recato a votare, rispose che avrebbe fatto i suo «dovere come sempre»). Ma votare alla consultazione referendaria ha un valore diverso da politiche, regionali e amministrative. E’ un diritto, non un dovere. Lo sancisce la costituzione. In ogni caso, tra i quesiti che sono stati votati da almeno la metà più uno dei cittadini (25 milioni 209.346) Vi è quello sul nucleare. Si intitola: Abrogazione delle nuove norme che consentono la produzione nel territorio di energia elettrica nucleare e recita: «Volete voi che siano abrogati i commi 1 e 8 dell’articolo 5 del decreto-legge 31 marzo 2011 n. 34 convertito con modificazioni dalla legge 26 maggio 2011 n. 75?». In sostanza, si è chiesto di abrogare tutte quelle norme che consentono ( o consentiranno, dato che sono state sospese per 12 mesi da una moratoria), di reintrodurre sul suolo italiano le centrali nucleari da cui trarre energia elettrica.
L’AFFLUENZA AL QUESITO SUL NUCLEARE ALLE ORE 15
Alle ore 15 il referendum sulla produzione di energia elettrica da impianti nucleari realizzati sul suolo italiano, è stato votato dal XXXX% dei cittadini aventi diritto.
Alle ore 15 il referendum sul tema del nucleare (Abrogazione delle nuove norme che consentono la produzione nel territorio di energia elettrica nucleare) è stato votato dal 56,99% dei cittadini aventi diritto.