Il regista iraniano Dariush Mehrjui è stato ucciso insieme alla moglie, la scrittrice Vahideh Mohammadifar, nella loro villa, a ovest di Teheran. A trovare i loro corpi, come riportato da Rai News, è stata la figlia, che non riusciva a mettersi in contatto con i genitori da alcune ore. È stata immediatamente allertata la Polizia, ma ancora il duplice omicidio resta un mistero.
Il capo della polizia di Alborz, Hamid Hadavand, ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa che le prove indicano che l’assassinio è avvenuto ad opera di persone non ancora identificate. Le cause della morte sono ferite da coltello al collo e in altre parti del corpo. Inizialmente si era diffusa l’indiscrezione secondo cui le due vittime erano state decapitate, ma questo elemento non è stato confermato. Non è stato fatto sapere quale possa essere il movente del brutale delitto, ma la scrittrice aveva rivelato alcuni giorni fai sui social network di avere ricevuto delle minacce con un coltello da parte di un individuo presumibilmente afghano.
Regista iraniano Dariush Mehrjui ucciso insieme alla moglie nella loro villa: chi erano
Il mondo del cinema è dunque a lutto per la scomparsa del regista iraniano Dariush Mehrjui, che è stato ucciso insieme alla moglie, la scrittrice Vahideh Mohammadifar, nella villa a Teheran in cui vivevano. L’uomo, che è stato membro fondatore del movimento iraniano nouvelle vague dei primi anni ’70, aveva 83 anni. Il suo film più famoso era Gaav, uscito nel 1969, che racconta dell’attaccamento di un abitante di un villaggio rurale nei confronti della propria mucca. Alcune sue pellicole erano state successivamente vietate dal regime.
Nel corso della sua carriera aveva anche ricevuto numerosi premi, tra cui un Hugo d’argento al Chicago International Film Festival nel 1998 e una conchiglia d’oro al San Sebastian International Film Festival nel 1993.