La Germania potrebbe avvicinarsi all’Italia per quanto riguarda il regolamento Ue sugli imballaggi. Ieri si è tenuta la riunione tecnica del Consiglio Ue al Coreper, Comitato dei rappresentanti permanenti. L’incontro è stato organizzato in vista della riunione del Consiglio ambientale il programma il 18 dicembre: lunedì, infatti, i membri dovranno concordare su una proposta da presentare come mandato negoziale per avviare i dialoghi con il Parlamento Europeo, spiega La Verità. È stata discussa, nel corso dell’incontro, l’ultima bozza di compromesso della presidenza spagnola. La sua entrata in vigore, però, penalizzerebbe l’Italia, molto propensa al riciclo e non al riuso.
Nel regolamento ci sarebbe il divieto di utilizzare la plastica per prodotti ortofrutticoli e per la ristorazione. Gli imballaggi, in questi settore, vengono spesso riciclati (e non riutilizzati). Il virtuosismo in Italia, come più volte sottolineato anche dai rappresentati politici, è molto alto, ben sopra la media Ue: abbiamo percentuali di riciclo che vanno oltre il 70%. Per questo motivo, se dovesse entrare in vigore una normativa simile, in Italia andrebbe riconvertita tutta la filiera del riciclo. L’impatto economico sarebbe inoltre devastante in più di un settore.
Regolamento imballaggi: la posizione della Germania
Nella riunione tecnica del Consiglio Ue al Comitato dei rappresentanti permanenti, si è discussa una bozza di compromesso che limita l’uso della plastica e trova diversi Paesi contrari, in primis l’Italia. Addirittura, la Spagna ha presentato bozze anche più stringenti che vietano anche l’uso di carta e cartone. La Germania si starebbe ora schierando con il Belgio per scongiurare il divieto dell’uso di plastica, spiega La Verità. Per quanto riguarda carta e cartone, invece, l’Italia si è schierata con i Paesi scandinavi che vantano un’industria fiorente della carta, che perderebbe gran parte degli introiti se venisse introdotto il divieto.
Importante potrebbe essere la posizione della Germania che ha un ruolo rilevante nell’UE: se dovesse schierarsi al fianco dell’Italia, potrebbe dare una spinta decisiva allo stop del regolamento. Intanto il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin ha affermato: “In Italia il riciclo è strategico, non solo per clima e ambiente ma anche per l’economia e per la società perché consente di creare nuovi posti di lavoro. Potrebbe avere un ruolo chiave per renderci indipendenti dagli altri Paesi per litio, cobalto e altri materiali oggi fondamentali che abbiamo difficoltà a reperire”.