Il piano di Trump per la riforma del sistema elettorale, abolire il voto per corrispondenza e ridistribuire collegi in Texas, scatta la protesta di Obama
Usa, Trump verso una riforma del sistema elettorale propone un ordine esecutivo per l’abolizione del voto per corrispondenza, che potrebbe restare valido soltanto per i malati, i disabili gravi e per i militari che si trovano fuori, mentre per tutti gli altri servirà necessariamente l’identificazione di persona. Una mossa che secondo il presidente sarebbe necessaria per lo svolgimento delle operazioni in modo onesto, ostacolato da una pratica che favorirebbe la corruzione, che però è stata già criticata da più fronti, anche da membri interni al partito repubblicano.
La polemica su quest’ultima misura segue poi la scia delle proteste già arrivate da parte dei democratici in merito all’altra iniziativa sempre promossa da Trump, sulla riforma dei collegi elettorali in Texas. Un piano che ridisegna di fatto la composizione dei deputati, aumentando il numero di repubblicani, il che giocherebbe nettamente a sfavore dell’opposizione che ha già avviato contestazioni, minacciando azioni legali e proponendo contromisure in California e nello Stato di New York.
Obama attacca Trump sulla riforma dei collegi elettorali in Texas: “Mossa anti democratica per controllare il Congresso”
Donald Trump si è detto pronto a cancellare il voto per corrispondenza, un sistema definito “corrotto” che alimenterebbe le frodi elettorali, proponendo un ritorno all’identificazione di persona per tutti i cittadini votanti tranne quelli effettivamente impossibilitati fisicamente a recarsi alle urne. Una misura che è entrata ormai nel dibattito popolare, oltre che politico con molti parlamentari repubblicani che si sono apertamente schierati contro, affermando che questo potrebbe creare disagi soprattutto per chi vive all’estero e risultare controproducente per il partito, negli stati dove la scelta di utilizzare la scheda postale rappresenta più del 30% degli elettori.
Obama ha attaccato duramente Trump, accusandolo di voler interferire non solo nelle future votazioni ma anche nel Congresso. La decisione di voler ridisegnare i collegi in Texas ha infatti scatenato una dura polemica da parte dell’ex presidente, che ha pubblicato un video ufficiale nel quale sottolinea “Il redistricting è un attacco alla democrazia” e lancia un appello a tutti i democratici a partecipare alla contromossa del “demredistricting” perchè: “I repubblicani stanno cercando di ridisegnare i confini dei distretti congressuali in modo da poter mantenere il controllo sul Congresso a medio termine e oltre“.