RIFORMA PENSIONI 2025, LE PAROLE DI LANDINI
Secondo Maurizio Landini, è arrivato il tempo di una riforma pensioni 2025 che elimini l’aumento automatico dell’età pensionabile per tutti i lavoratori, senza distinzione rispetto all’attività svolta. Il Segretario generale della Cgil, intervistato da Repubblica, ricorda anche che il Governo non convoca più il tavolo coi sindacati sulla previdenza da più di un anno e mezzo e che manca una vera trattativa sul tema. E accusa anche l’Esecutivo di avere peggiorato la Legge Fornero anziché cancellarla come promesso durante la campagna elettorale e anche nelle più recenti dichiarazioni di membri della maggioranza. A distanza una replica al sindacalista arriva dal sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon.
RIFORMA PENSIONI 2025, LA PROMESSA DI DURIGON
Intervistato dal Quotidiano Nazionale, infatti, l’esponente della Lega fa sapere che i requisiti per il pensionamento non aumenteranno dal 2027, promettendo, in maniera più forte rispetto agli ultimi giorni, che ci sarà una norma per evitare l’adeguamento all’aspettativa di vita. Di fatto questa norma dovrebbe essere varata l’anno prossimo. Durigon riconosce poi le che il sistema delle quote ha esaurito il suo compito e che ora occorre consentire l’uscita dal mondo del lavoro a 64 anni per tutti lavoratori, oltre a mantenere fermi i requisiti per la pensione anticipata ex di anzianità. Dal suo punto di vista la proposta leghista di Quota 41 dovrebbe restare valida per chi svolge attività gravose o per le categorie più deboli.
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