Si torna a parlare della possibilità di abolire le monetine da 1 e da 2 centesimi, una questione sulla quale la Commissione Europea dovrebbe prendere una decisione entro la fine del 2023. La stessa Commissione aveva già avviato la consultazione pubblica dandosi tempo fino alla fine del 2021, ma tra l’abbattersi della pandemia e lo scoppio della guerra in Ucraina la questione è stata rimandata.
Paolo Gentiloni, commissario per l’Economia, ha risposto ai numerosi dubbi nel corso di un’interrogazione parlamentare, spiegando che “la valutazione d’impatto prende in considerazione una gamma completa di opzioni” tra cui “l’assenza di azioni, mediante misure non vincolanti, alle proposte legislative dell’Ue per sospendere le monete da 1 e 2 cent e introdurre regole di arrotondamento uniformi a livello dell’Ue”. Gentiloni ha anche aggiunto che “il 70% degli intervistati è favorevole all’abolizione di queste denominazioni e all’introduzione di regole di arrotondamento uniformi”, secondo quanto era stato evidenziato nel 2021 da un sondaggio di Eurobarometro. Non è ancora chiaro quali saranno le conseguenze della scomparsa delle monetine da 1 e 2 centesimi, che potrebbe tradursi in un leggero aumento dell’inflazione, ma in ogni caso il futuro dei “centesimini” potrebbe essere deciso soltanto nel mese di dicembre 2023.
Monete da 1 e 2 centesimi, quali Paesi le hanno abolite: le questione dell’arrotondamento prezzi
La questione delle monete di taglio più piccolo, in particolare quelle da 1 e da 2 centesimi, è in sospeso da quasi un decennio quando, nel 2013, alcuni Stati membri hanno deciso di non coniarli più e dunque di farli gradualmente sparire dalla circolazione. Finora, hanno intrapreso questa strada la Finlandia dal 2022, i Paesi Bassi dal 2004, l’Irlanda che ha smesso di coniarli dal 2015, l’Italia dal 1° gennaio 2018, ma anche il Belgio dal 1° dicembre 2019 e la Slovacchia dall’1 luglio 2022. In questi Paesi si è iniziato a seguire la politica dell’arrotondamento dei prezzi a 5 o 10 centesimi almeno per quanto riguarda i pagamenti in contanti.
In questo contesto estremamente variegato ed eterogeneo il collegio dei commissari entro la fine del 2023 potrebbe presentare una proposta sulla possibilità di presentare una proposta legislativa sull’introduzione di regole di arrotondamento uniformi, dando così una volta per tutte una risposta definitiva alla sorte dei “centesimi”, tanto facili da smarrire quanto difficili da contare.