La rivalutazione degli affitti nel 2025 prevede un aumento importante a causa del rialzo dell'indice FOI.

L’ISTAT ha appena pubblicato una nuova rivalutazione affitti 2025 e che chiaramente non prevedono un contratto con la cedola secca, in altre parole “a canone concordato”. Secondo l’analisi le rate del canone di locazione starebbero registrando dei piccoli aumenti.

L’istituto nazionale che si occupa di analizzare i dati e pubblicare le statistiche sull’andamento, ha fatto emergere nell’ultimo rapporto sul FOI, ovvero l’indice che prevede i costi per i consumatori finali, un aumento sui canoni di affitto, complicando la gestione del budget dei nuclei familiari italiani.



Rivalutazione affitti 2025 con indice FOI

All’interno del report dell’ISTAT riguardante la rivalutazione affitti 2025 l’indice FOI sale dello 0,6%. Un incremento che per quanto possa sembrare lieve, di fatto rispetto agli altri anni, incluso lo scorso, è sempre crescente (paragonato al 2024 c’è un aumento dell’1,3%).



Il documento analitico differenzia la percentuale di rivalutazione tra gli affitti che vengono utilizzati esclusivamente per viverci e la locazione commerciale. I valori sono rispettivamente: l’1,3% calcolato su un adeguamento totale (al cento per cento), mentre per le unità commerciali viene previsto lo 0,975% sull’adeguamento minore, corrispondente al 75%.

L’indice FOI implica l’adeguamento obbligatorio – in base al contratto d’affitto stipulato – in relazione al reale costo della vita, così da far pesare il meno possibile la rata sull’intero budget familiare.



Clausola contrattuale obbligatoria

L’applicazione della rivalutazione basata sull’indice FOI per i contratti di affitto è soggetta all’inserimento della clausola contrattuale, che per Legge dev’esserci. La trascrizione deve riguardare esplicitamente il tipo di locazione, che ribadiamo poter essere a canone libero (adeguamento al 75%). o concordato (adeguamento al 100%).

Ammesso che la clausola contrattuale sia stata inserita correttamente, il titolare dell’immobile deve accertarsi che tale adeguamento venga applicato annualmente, altrimenti non sarà più possibile far rivendicare la nuova percentuale.

Ribadiamo altresì, l’impossibilità di pretendere e applicare l’adeguamento qualora il contratto sia con la cedolare secca.