Si parla di Green Pass, del passaporto vaccinale, stamane negli studi di Coffee Break, e a riguardo ha detto la sua il deputato di Fratelli d'Italia, Walter Rizzetto

Il deputato di Fratelli d’Italia Walter Rizzetto, ha parlato stamane durante la trasmissione di La7, Coffee Break. L’argomento della discussione è l’applicazione del green pass, o meglio, l’estensione dello stesso passaporto vaccinale, con il governo intenzionato a tirare dritto e ad applicarlo in quasi tutti gli ambiti lavorativi.



Walter Rizzetto in collegamento spiega: “Sono d’accordo quando si dice lasciamo stare, e vorrei mi creda che molte trasmissioni televisive lasciassero stare, immagini come la Stella di David, l’Apartheid… quella cosa lì è un’altra cosa, voglio dire non possiamo neanche assimilare queste due cose, dopo di che secondo me andare a ideologizzare a livello politico le posizioni su una pandemia è sbagliato”. Quindi Rizzetto argomento: “Io dico semplicemente una cosa, oggi fondamentalmente e fortunatamente c’è ancora la possibilità da parte delle opposizioni di chi fa la politica, e dei cittadini, di farsi delle domande e noi ci siamo posti delle domande”.



WALTER RIZZERRO: “FRATELLI D’ITALIA PRIMO GRUPPO PARLAMENTARE A CHIEDERE…”

Walter Rizzetto ha proseguito, ricordando un aneddoto sul green pass: “Fratelli d’Italia è stato forse il primo gruppo parlamentare che aveva chiesto l’applicazione del passaporto vaccinale per quanto riguarda lo scambio di persone fra paesi esteri questo per favorire il turismo e lo scambio lavorativo fra persone ecc ecc, quindi ripeto serve farsi delle domande”.

Secondo Rizzetto il green pass è anche di difficile applicazione: “A livello di organizzativo è difficoltoso nel privato l’applicazione del Green pass, dopo di che considerato come qualche studio scientifico seri, non sciamani, ha certificato negli ultimi mesi e molto probabile che nei prossimi anni causa cambiamento climatico e deforestazione, perchè da lì tutto nasce, ci saranno purtroppo altre pandemie quindi serve prepararsi”.