Roberta Bruzzone è una delle criminologhe più famose d'Italia. Le sue scelte spesso rompono gli schemi, in questarticolo approfondiremo tutto su di lei

Roberta Bruzzone senza filtri: età, vita privata, scelte personali e quella sincerissima ammissione sulla maternità che ha spiazzato tutti.

Non è mai stata una donna comune, né tantomeno una figura pubblica che cerca consensi facili. Roberta Bruzzone, criminologa, psicologa forense, volto televisivo e autrice di libri, è una di quelle personalità che non passano inosservate.



Nel panorama italiano è diventata negli anni un punto di riferimento per chi si occupa di cronaca nera e di analisi comportamentale. Ma al di là dei casi mediatici, degli studi in TV e delle sentenze commentate, c’è una donna che ha scelto con lucidità il proprio percorso.

Roberta Bruzzone: tutto su di lei

La scelta del suo percorso per Roberta Bruzzone è stata essenziale anche quando questo ha significato andare controcorrente. Classe 1973, nata a Finale Ligure, oggi Roberta Bruzzone ha 51 anni. Alle spalle ha una carriera accademica solida e ricca: una laurea in Psicologia, una specializzazione in criminologia clinica e numerose esperienze negli Stati Uniti che le hanno permesso di approfondire i metodi dell’FBI in tema di profiling. Un bagaglio di competenze che le ha consentito di affermarsi come consulente in alcuni dei casi giudiziari più complessi degli ultimi vent’anni in Italia.



La vita di Roberta Bruzzone (Foto Instagram – ilsussidiario.net)

Però, nonostante la sua immagine pubblica forte e decisa, Bruzzone non ha mai nascosto le sue fragilità né le sue verità più intime. Intervistata da Francesca Fagnani a Belve, ha parlato anche di maternità. O meglio, dell’assenza volontaria di questo capitolo nella sua vita. Senza giri di parole, ha spiegato: «Perché non li desideravo? Credo che per il tipo di vissuto che ho io sarei stata una pessima madre, troppo protettiva, ingombrante ed esigente». Una dichiarazione che ha diviso, certo, ma che ha anche colpito per la sua sincerità.



Senza ombra di dubbio, in un mondo dove la maternità è spesso considerata un passaggio obbligato, le parole di Bruzzone rompono uno schema. Non si tratta di rinuncia, quanto di consapevolezza. Una scelta maturata nel tempo, in sintonia con la sua personalità forte e autonoma, ma anche con una carriera che le ha chiesto tutto: attenzione, energia, presenza mentale continua.

Oggi vive a Roma, città in cui lavora e dove ha costruito il suo equilibrio. È sposata, attualmente, con Massimo Marino, un funzionario della Polizia di Stato, con cui condivide una relazione solida ma lontana dai riflettori. La sua è una vita scandita dal rigore professionale e da passioni precise: sport, psicologia, lettura, approfondimento. Roberta Bruzzone non ha mai finto di essere qualcun altro. E forse è proprio questo che la rende, ancora oggi, una figura così seguita e discussa.

La maternità, nel suo caso, non è una mancanza. È una non scelta, lucida e rispettabile. Perché ognuno ha il diritto di costruire la propria felicità a modo suo, anche quando questo modo non coincide con quello degli altri.