Le elezioni regionali in Lazio si terranno il 10 e l’11 febbraio. Alla fine, si è deciso, di comune accordo tra la presidente ancora in carica Renata Polverini a il Viminale per questa data. La presidente, quindi, si è decisa a dopo che il Consiglio di Stato le aveva concesso solamente cinque giorni di tempo per stabilire la data del voto. Data che avrebbe dovuto essere il più ravvicinata possibile, dal punto di vista tecnico. Il problema principale, infatti, è che la campagna elettorale, come prevede la legge, deve durare almeno quarantacinque giorni. Ci vuole, inoltre, il tempo necessario per preparare e presentare le liste. La soluzione è stata trovata, quindi, in seguito alla sentenza di natura esecutiva del tribunale amministrativo. Salta a questo punto l’ipotesi di indire un election day in cui rinnovare, contestualmente, le giunte regionali di Lazio e Molise e quelle politiche. Sembrava l’ipotesi più accreditata anche dalla Polverini che, alla fine, secondo voci interne al suo entourage, pareva addirittura decisa a lasciare scadere l’ultimatum del Consiglio di Stato e far si che la Regione venisse commissariata in modo da lasciare l’arduo compito di decidere la data delle elezioni e il numero di consiglieri del Consigli regionale al ministero dell’Interno. Non è escluso, a questo punto, che si decida di accorpare le elezioni del Molise e della Lombardia a quella del Lazio, facendole il 10 e l’11 febbraio. Fino a ieri, in ogni caso, le proposte sul tavolo erano molteplici. Si era detto che la Polverini avesse in mano un decreto che autorizzava le elezioni il 20 e il 21 mentre dal governo, sarebbe arrivata l’indicazione, legata per lo più a mere ragioni organizzative, di andare a votare il 3 e il 4 febbraio. L’opposizione di centrosinistra, dal canto suo, non ha mancato, nei giorni scorsi, di esprimere disappunto e indignazione per la piega che hanno assunto gli eventi. In particolare, il residente della Provincia, e candidato alla presidenza della Regione, Nicola Zingaretti, aveva fatto presente che in Germania sono già state fissate le date delle elezioni che si terranno fra un anno. La Polverini, invece, si è dimessa da più di 60 giorni.
«Se entro cinque giorni non arriverà il decreto, si cade nel penale e la questione diventa di competenza della Procura della Corte dei conti» aveva, invece, rimarcato il senatore romano Luigi Zanda.