Otto false assunzioni di ragazzi disabili residenti ad Anzio e Nettuno, nel Lazio, da parte di tre cooperative sociali gestite da tre donne: è scattato l’arresto di un 65enne ex dipendente della Regione Lazio per truffa aggravata per il conseguimento di finanziamenti pubblici, falsità ideologica commessa da un pubblico ufficiale in atti pubblici e soppressione di atti con l’aggravante di aver commesso i fatti con abuso di ufficio. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata eseguita dagli agenti del Commissariato di Anzio-Nettuno, diretti da Mauro Baroni. L’indagine è scattata nel 2012 dopo la segnalazione di uno dei genitori di un ragazzo coinvolto dalle assunzioni fantasma. Le assunzioni, avvenute all’insaputa degli interessati, permettevano alle cooperative di ottenere dei benefici, con danno erariale all’Inps. In pratica, come previsto dalla legge nel caso di assunzioni di disabili con una dotazione organica che supera i 15 dipendenti, scattano i benefici ma queste coop non avevano tali requisiti. La truffa è stata effettuata grazie all’ex dipendente della Regione Lazio che faceva entrare nelle casse delle coop consistenti somme di denaro. Dagli accertamenti effettuati, è risultato che una delle cooperative aveva ottenuto due finanziamenti: uno di 104.200,00 euro e uno da 170.000, questo secondo finanziamento non ancora elargito. È stata accertata in un altro caso la soppressione dei documenti, sostituiti con documentazione falsa. Ci sono state alterazioni dei documenti anche per l’erogazione del finanziamento, accreditato sul conto corrente dell’arrestato. Nell’indagine sono coinvolte altre cinque persone, attualmente indagate, tra commercialisti, consulenti del lavoro, amministratori di cooperative. (Serena Marotta)