Ancora due ore e il provvedimento elle targhe alterne su Roma finirà, quantomeno per questi giorni prima di Natale a meno di improvvise novità da parte del Comune della Capitale che sta vivendo un periodo non semplice, oltre alle questioni note a livello politico e giudiziario, anche per il livello dello smog salito a cifre quasi da record. Nella giornata di ieri era intervenuta in maniera molto pesante una delle sigle dei consumatori romani, il Cna Roma, che aveva parlato di inutilità del provvedimento sul blocco traffico, proponendo misure alternative come ad esempio lo sconto per i mezzi pubblici e affini. Oggi però torna alla carica, tramite le parole della Presidente Giovanna Marchese Bellaroto, che intende muovere azioni legali contro il Commissario Straordinario di Roma Capitale, Francesco Paolo Tronca: «Abbiamo preparato come Associazione una richiesta che invieremo ai commercianti onesti che intendono presentare il registro dei corrispettivi del 2013, 2014, 2015 e di presentarsi dal nostro avvocato per un’azione legale contro i provvedimenti presi dal commissario Tronca». La Cna Roma intende andare a verificare se il provvedimento delle targhe alterne e del blocco traffico fossero indispensabili, chiedendo anche un risarcimento eventuale per le perdite causate dal bocci auto. «Roma produce il 10% del fatturato nazionale, bastando due giorni delle auto e perdiamo 100mila euro».
Si conclude tra un’ora il blocco del traffico alle targhe pari, con le alterne che nella giornata di oggi e ieri sono arrivate per la terza volta in questo dicembre: lo smog non scende e per questo motivo le misure nei prossimi giorni saranno più duri per poter abbattere il livello altissimo di inquinamento. Nel vertice di ieri tra governo, comune e prefetto sul tavolo sono girate varie ipotesi tra cui due molto importanti che potrebbero essere attuate dopo Natale: le settimane di targhe alterne sono purtroppo servite a poco, se non a far polemica con i commercianti della capitale che lamentano un calo record di vendite nel periodo pre Natale, ma ora bisogna invertire la rotta. Per cui da un lato è stato esposto nel vertice l’idea di un parziale abbattimento del costo dei biglietti per bus e metro per incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici, e dall’altra l’ipotesi choc di un blocco totale del traffico all’interno della Fascia Verde per i giorni subito dopo il 25 dicembre, forse già da Santo Stefano. Le decisioni verranno prese nelle prossime ore per capire anche come gestire tutto il periodo delle feste all’interno del Comune di Roma, alle prese con numerosi problemi e con ora anche la “grana” smog, che purtroppo non accenna a diminuire.
L’ombra, la minaccia di un blocco totale dopo il terzo provvedimento di targhe alterne a Roma purtroppo si avvicina sempre di più: il comune sembra insistere sulla questione traffico per combattere il livello record di smog raggiunto in questo mese di dicembre, a cui abbiamo visto applicato per tre volte le targhe alterne e un blocco traffico permanente per i veicoli Euro 0 ed Euro 1. Ma lo smog non solo non è sceso ma è anche salito e per questo motivo da dopo Natale, lo stop per targhe alterne (oggi sono ferme le pari, ieri le dispari) potrebbe essere superato da un blocco totale del traffico. I livelli di polveri sottili sono davvero ai massimi storici, per un mese consecutivo in pratica oltre la soglia consentita nella Capitale – e purtroppo in molte altre città italiane, come Milano, Torino, Bologna, Vicenza, Frosinone, Napoli – e quindi le misure drastiche sarebbero al vaglio di governo, comune e prefetto. Certo è che, se davvero venisse applicato un provvedimento del genere, la rivolta dei commercianti sarebbe davvero effettiva dopo le già tante polemiche di questi giorni per le sole targhe alterne.
Una situazione davvero urgente quella dell’inquinamento a Roma con le targhe alterne che di certo non stanno ottenendo i benefici sperati alla vigilia: siamo al terzo blocco del traffico alternato nel mese di dicembre, permanendo i blocco per tutti i veicoli Euro 0 ed Euro 1 fino a marzo 2016. L’aria a Roma è davvero in condizioni pessime, con la nebbia di questi giorni e l’inquinamento che non accenna a diminuire da ormai un mese e mezzo, costringendo il comune ad adottare alcuni provvedimenti non particolarmente amati dalla popolazione, come quello delle targhe alterne. Per scelta del Commissario Straordinario della Capitale, Francesco Paolo Tronca, ogni giorno il sito della città romana porta il report sulla qualità dell’aria del giorno prima per annunciare e rendere pubblico il livello di preoccupazione sulla quantità di smog presente, ecco dunque quello di ieri, lunedì 21 dicembre 2015. Rispetto ai giorni scorsi, aumentano i quartieri con il livello d’allerta delle PM10: Preneste, Francia, Magna Grecia, Cinecittà, Villa Ada, Cavaliere, Fermi, Bufalotta, Cipro, Tirburtina e Malagrotta. Cosa avverrà nei prossimi giorni natalizi?
Critiche, proteste, provvedimenti e targhe alterne: a Roma il comune nell’ultimo mese è alle prese con il problema smog che purtroppo coinvolge anche numerose altre città italiane. Chiaro, non piove da molto tempo e questo non aiuta, ma la soglia massima di presenza di polveri sottili nell’aria è superata troppe volte e per troppi giorni consecutivi e ad esempio a Roma sembra non bastare più la misura delle targhe alterne (oggi sono ancora ferme le pari, mentre ieri era il turno delle dispari). Le concentrazioni di PM10 sono a livelli quasi da record, con un quartiere su tutti che a Roma Capitale preoccupa: a Cinecittà, sede dei prestigiosi studi del cinema italiano, la soglia delle polveri è arrivata ad 85 microgrammi per metro cubo a fronte dei 50 consentiti per legge. Quella di questi ultimi due giorni è la terza misura anti-smog sulle targhe nel mese di dicembre e sembra ormai che l’effetto prodotto non ottenga il risultato sperato. Il Codacons ha tuonato (qui sotto tutti i dettagli) su questo provvedimento dicendo che è inutile, spingendo per altre misure alternative come mezzi di trasporto con sconti oppure i riscaldamenti.
Il Comune di Roma è sempre più nell’occhio del ciclone dopo l’ennesimo provvedimento di targhe alterne che oggi, con lo stop delle pari, dovrebbe chiudere questo tipo di blocchi del traffico almeno fino a Natale – ieri infatti è stata la volta delle targhe dispari a dover rimanere ferme ai box. Da molte parti infatti si sollevano critiche per questo tipo di misure considerate insufficienti per la lotta allo smog e allo stesso tempo dannose per i cittadini e i commercianti che all’interno della Fascia Verde dove è in atto il blocco (ricordiamo che contemporaneamente è sempre attivo fino a marzo 2016 il blocco dei veicoli più inquinanti, come potete leggere a fondo pagina) vedono calare drasticamente il giro di affari per mancanza di clienti. Dopo le proteste del Codacons e di alcune sigle di commercianti, arrivano anche i dati forniti dagli stessi Vigili Urbani che sono in una certa maniera choc per quanto riguarda il solito “vizietto dei furbei” che in barba alle regole circolano lo stesso, guardate: il 4 dicembre sono stati 951 i controllati e 110 i sanzionati per le strade, il giorno dopo invece 1085 controlli e 181 multe. Avanti, anche il 17 dicembre 698 controlli e 88 multe, il 18 controllate 603 auto e 100 multe, fin a ieri che abbiamo 874 controlli e 74 sanzionati: il risultato è una multa ogni sei controllati, da cui notiamo come da un lato siano pochissimi i controlli su una città grande come Roma e dall’altro che molti sono i furbetti che comunque ci provano a non rispettare le regole.
È ripartito stamattina il provvedimento delle targhe alterne in tutta la cerchia di Roma con oggi le pari che si fermano per il blocco del traffico, la misura più stringente per l’avanzata continua dell’inquinamento nella Capitale e non solo. Ma i commercianti, come andiamo riportando anche nei giorni precedenti, non ci stanno e continuano a protestare contro la misura delle targhe alterne dicendo in sostanza che limita moltissimo il commercio pre natalizio, in un periodo in cui Roma soffre anche dell’incubo terrorismo, dopo i fatti di Parigi. «Le misure delle targhe alterne sembrano non aver prodotto gli effetti sperati sotto il punto di vista della tutela della salute dei cittadini. Quel che è certo è che hanno provocato danni irreversibili al commercio e soprattutto all’artigianato cittadino», così parla Giovanna Marchese Bellaroto presidente di Cna Commercio, a margine dell’incontro di ieri al ministero della Salute proprio sulla questione targhe alterne. Secondo questa categoria di commercianti, le strade sono vuote e i centri commerciali stracolmi con inquinamento anche per il riscaldamento a livelli record: «frutto di scelte assunte ripetendo ormai per consuetudine gli stessi provvedimenti, come il blocco del traffico, senza tener conto delle conseguenze dovute alle particolarità dei momenti e senza valutare misure alternative. Ci saremmo aspettati, per esempio, un’agevolazione per l’utilizzo dei mezzi pubblici». Non la prima e non l’ultima che pone la questione, vedremo se il Governo e il comune proporranno qualcosa di alternativo nei prossimi giorni.
Da più di un mese Roma è sotto il ciclone delle targhe alterne che ogni settimana scandiscono i vari blocchi del traffico per via dell’annosa questione inquinamento che sta seriamente preoccupando anche altre città e zone d’Italia. Per questo motivo si è svolto ieri un vertice nel Governo tra il ministro dell’Ambiente Galletti e quello della saluta, Beatrice Lorenzin, chiamati dal Commissario straordinario di Roma Capitale, Francesco Paolo Tronca e dal Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. Sul banco il problema centrale dello smog con le misure, tipo targhe alterne, che finora non sono servite a risolvere la morsa dell’inquinamento e ad abbassare le soglie massime delle polveri sottili. Commercianti sul piede di guerra da giorni, parlando di forti danni economici a causa delle limitazioni del traffico durante shopping natalizio, inoltre il meteo non aiuta non piovendo in pratica da 20 giorni. Per questo motivo nel vertice sono stati attuate varie misure alternative, invocate dalla popolazione da circa due settimane: «È pronto un provvedimento con una serie di interventi strutturati per affrontare al meglio l’emergenza smog, non solo misure come le targhe alterne, ma raccomandazioni per tutti i decisori sul territorio nazionale perché l’inquinamento dell’aria non è un problema solo delle grandi città», le parole di Walter Ricciardi intervistato dal Messaggero, presidente dell’Istituto Superiore di sanità.
Molte, moltissime polemiche continuano a gravitare attorno alle targhe alterne di Roma, il provvedimento del Comune che continuerà anche domani – finito da poco lo stop alle diaspri, domani si fermano le pari – per cercare di contrastare la forte cappa dello smog che sta attanagliando Roma e non solo in questo dicembre senza pioggia, che certamente non aiuta al problema inquinamento. Arriva però la denuncia del Codacons che parla di numerosi “furbetti” che anche nelle penultime giornate di targhe alterne, 17-18 dicembre scorsi, hanno circolato nonostante non avessero le carte in regola. «Nella capitale durante le giornate del 17-18 dicembre scorsi, il 24% delle auto in circolazione erano con la targa vietata: questo perché gli automobilisti sanno bene che il rischio di incorrere in multe è assai remoto, considerano la scarsità di controlli lungo le strade, Situazione che premia i disonesti e arreca un doppio danno ai cittadini onesti che lasciano a casa la propria auto», denuncia il Codacons. Secondo l’associazione di consumatori, la principale criticità delle targhe alterne è rappresentata dagli scarsi controlli da parte della Polizia Municipale: poche le verifiche in strada e sanzioni insufficienti, sempre secondo il Codacons.
La città di Roma si appresta tra un’oretta a veder sospesa come da norma la pratica delle targhe alterne per vederla riscattare domani mattina con la seconda parte che vede lo stop delle pari (oggi infatti erano ferme ai box le dispari) con tutti i veicoli coinvolti all’interno della Fascia Verde della Capitale. Il blocco del traffico per le soglie troppo alte delle polveri sottili continua imperterrito, nonostante le numerose polemiche dei romani, nonostante sia oggettiva l’emergenza dello smog, e non solo a Roma tra l’altro. È intervenuto sulla vicenda anche il prefetto della Capitale, Franco Gabrielli, che ha riportato questo commento: «Le targhe alterne fanno riferimento a delle soglie, ci sono dei parametri che vanno rispettati e tutta questa crocifissione del Campidoglio mi riesce complicato immaginarla. Delle due l’una: o queste cose non hanno corrispondenza nella realtà ma non mi sembra questo il caso, quale dovrebbe essere il comportamento del Campidoglio se non quello di provare a calmierare il traffico veicolare?». Sul tema della targhe alterne infatti i cittadini e i commercianti sono davvero sul piede di guerra, e chiedono a gran voce altri provvedimenti alternativi al blocco traffico e Gabrielli conferma che il Comune sicuramente non è che si diverta a metterle in provvedimento ma che la situazione è davvero critica.
Mentre si sta per chiudere la prima giornata di targhe alterne a Roma per questa settimana natalizia, si prepara il campo al nuovo provvedimento di domani che vedrà fermi tutti i veicoli con ultima cifra della targa pari dalle ore 7.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 20.30, con buona pace dei romani. La Giunta Capitolina continua nella linea anti-smog con i valori davvero arrivati a soglie fuori dalla norma e dalla legge e che persegue ancora la traccia delle targhe alterne: ma siccome i dati delle polveri sottili non scendono, sono stati ordinati altri provvedimenti tutti anti-smog, andando verso le linee guida degli ultimi anni. Provvedimenti divisi in tre tronconi: emergenziali, preventivi e di contenimento. Per quanto riguarda il primo settore, è stato rielaborato in questi giorni un nuovo piano di Intervento Operativo con criteri nuovi che si fondano sulle rilevazioni Arpa (Agenzia Regionale Protezione Ambiente) del Lazio. Le targhe alterne rientrano in questo ambito, ma anche il controllo maggiore sui livelli dei riscaldamenti degli edifici e dei negozi. Sulla prevenzione invece l’amministrazione comunica giornalmente i report sulla qualità dell’aria con indicati i quartieri e le zone di Roma a maggior rischio in modo che tutti i cittadini possano eventualmente intervenire personalmente per modificare il proprio personale stile di consumo energetico. Da ultimo, per il contenimento, diverse e varie sono le azioni d’intervento a seconda delle stazioni di controllo inquinamento e polveri sottili sparsi per tutta la città, con un controllo particolare per le zone di maggior traffico veicolare durante la settimana lavorativa.