Due gli arresti confermati fra i fermati nella giornata di oggi a Roma per gli scontri fra i manifestanti di Casa Pound e le forze dell’ordine. Dopo i 38 fermi, che hanno causato anche 14 feriti fra i poliziotti, due manifestanti sono stati arrestati e portati in questura. Fanno parte del gruppo formato da affiliati a Casa Pound e residenti italiani del quartiere Casale San Nicola che protestavano per l’arrivo di nuovi migranti in un edificio della zona, l’ex scuola Socrate.”Da qui non ci muoviamo. Casale San Nicola deve rimanere agli italiani. Lo difendiamo fino all’ultimo” ha detto il vicepresidente di CasaPound Italia Andrea Antonini.
Giornata piuttosto calda quella odierna a Roma e non solo per le condizioni climatiche. Alcuni esponenti di Casa Pound hanno creato un blocco in zona Casale San Nicola, per impedire il trasferimento di alcuni immigranti presso il centro di accoglienza realizzato nell’ex scuola Socrate. Non appena le forze dell’ordine hanno tentato di rimuovere il blocco, sono intervenuti i residenti della zona incominciando ad effettuare un fitto lancio di sassi, sedie, ombrelloni e quant’altro. Tra i dimostranti soprattutto donne che sin dalle prime ore del mattino hanno presenziato la zona. Lo scontro è stato piuttosto duro con quattro agenti di polizia feriti e quindi portati in ospedale in condizioni non gravi. Gli esponenti di Casa Pound hanno fatto sapere che il loro sarà un blocco ad oltranza rimarcando come “Casale San Nicola deve rimanere agli italiani”. In giornata si sono avuti degli scontri anche nella città di Treviso nel corso di una manifestazione andata in scena dinnanzi alla prefettura per chiede le dimissioni del prefetto. Alla fine sono state 38 i manifestanti fermati dalle forze dell’ordine.