Romano Prodi a Che Tempo Che Fa parla del piano di riarmo Ue sostenendo il progetto dell'esercito comune: "Necessario per diventare più forti della Russia"
Romano Prodi, intervenuto alla trasmissione Che Tempo Che Fa, ha parlato della situazione politica attuale europea e del nuovo piano di riarmo che l’Unione Europea intende mettere in campo per rafforzare la difesa comune, affermando di essere da sempre un grande sostenitore di questo progetto, che se fosse stato messo in pratica prima, soprattutto con un esercito unico, avrebbe potuto fermare l’invasione di Putin in Ucraina.
Come sostiene il professore nell’intervento infatti: “Quando è cominciata la guerra in Ucraina, io la prima cosa su cui ho riflettuto è che se avessimo avuto l’esercito europeo non la Russia non attaccava assolutamente l’Ucraina“, e prosegue: “Se questo è accaduto è perchè siamo troppo divisi, ognuno con la propria politica sul nucleare, sulle armi, sulle ex colonie, invece l’unione deve essere la nostra forza“.
Il piano deve quindi essere messo subito in cantiere, e per iniziare, la corsa agli armamenti potrebbe essere la cosa giusta, perchè la priorità è avere un comando e coordinamento collettivo, ma bisogna cominciare dal mettersi insieme e quello che è già stato deciso è un primo passo importante e necessario, soprattutto alla luce delle ultime dichiarazioni di Trump e una possibile divisione anche della Nato.
Romano Prodi: “L’esercito comune europeo è necessario per diventare più forti dell Russia, anche senza Nato”
Al talk show di Fabio Fazio, Che Tempo Che Fa, è intervenuto Romano Prodi in merito al nuovo programma di difesa comune annunciato dall’Unione Europea, il professore, sostenendo il progetto e definendolo come una delle priorità più importanti al momento, insieme al riarmo e alla costruzione di un esercito unico, ha affermato anche questa necessità nasce soprattutto dal fatto che l’intenzione degli Stati Uniti sembrerebbe essere quella di abbandonare la Nato. Quindi per diventare “più forti della Russia“, bisogna spingere partendo proprio dal riarmo, perchè ancora i partiti e le varie nazioni sono divise sulla strategia di sicurezza.
Sulle dichiarazioni di Trump e l’attacco all’Ue, tra dazi e minacce di ritirare i militari dai territori, dice: “Trump non si rende conto che con questa decisione danneggerà sè stesso“, aggiungendo: “Non ha valutato bene le conseguenze perchè a livello economico sarà un suicidio“. In un ultimo commento sulla politica del nuovo presidente Usa però Prodi trova anche un aspetto positivo, che è stato quello di unire finalmente tutti gli stati Ue, e soprattutto far riavvicinare la Gran Bretagna, che mai come ora sembra voler rafforzare le relazioni in vista di obiettivi comuni.