“L’Ucraina ha diritto ad una pace giusta”, afferma Massimiliano Romeo. Il presidente dei senatori della Lega, in una intervista ad Avvenire, ha chiesto alla maggioranza di fare una riflessione sulla nuova fase del conflitto e sull’invio delle armi. “È giusto aiutare Kiev, non possiamo lasciarla sola. Se non l’avessimo aiutata fin dall’inizio, la Russia l’avrebbe invasa e forse si sarebbe spinta anche oltre. La pace non si farà deponendo le armi o arrendendosi all’aggressore”, ha precisato.
Allo stesso tempo, però, serve anche percorrere un’altra strada. “La Lega è stato l’unico partito che fin dai primi giorni del conflitto ha chiesto di percorrere la via della diplomazia per fermare l‘escalation a cui purtroppo oggi stiamo assistendo. Teniamo una posizione atlantica e in difesa dei valori dell’Occidente, ma non si può accettare la prospettiva di una guerra infinita che, prolungandosi, può avere conseguenze sempre peggiori per tutti”. L’appello, dunque, è quello di avviare quanto prima i negoziati.
Romeo (Lega): “Ucraina ha diritto a pace giusta”. Il ruolo dell’Italia
Massimiliano Romeo, presidente dei senatori della Lega, ritiene che l’Italia possa avere un ruolo nel tavolo tra Russia e Ucraina. “Il Governo dovrebbe mantenere una posizione di atlantismo ponderato e non assoluto. È il nostro ruolo storico, riprendiamolo tra le mani perché può essere utile a tutti. E la presidente Giorgia Meloni, essendo una donna, può esprimere una sensibilità unica nel percorrere vie di pace. Lei può essere un punto di riferimento per l’intera Unione Europea”, ha evidenziato.
Il Paese tuttavia dovrà avere degli alleati per perseguire questa strada. “Da soli non possiamo fare nulla, è chiaro. L’Italia però può avere un ruolo di guida, anche chiedendo aiuto alla diplomazia vaticana si può fare in modo che altri Stati capiscano quanto sia importante intensificare i percorsi di pace, chiamando in causa l’Onu che sinora, diciamolo, non ha fatto nulla”, ha concluso.