Addio al Neverland Ranch di Michael Jackson: l'ex residenza della popstar deceduta nel 2009 è stato 'svenduta' per 22 milioni di dollari al miliardario Ron Burkle, amico di famiglia
E proprio attorno a Neverland si è generato uno dei casi mediatici che più hanno nuociuto all’artista e poi ai suoi eredi, con le accuse di ripetuti abusi perpetrati nel ranch a carico di due giovani ragazzi; come è noto, alla fine tutti i capi d’accusa a carico di Jackson sono caduti ma sull’imponente residenza resta comunque l’ombra della vicenda e oggi hanno un suono nostalgico le parole che una volta lo stesso ballerino pronunciò (“Non venderò mai e poi mai Neverland, perché Neverland sono io”) a proposito del ranch.
NEVERLAND RANCH DI MICHAEL JACKSON ‘SVENDUTO’ PER 22 MLN DI DOLLARI
A quando si apprende Ronald “Ron” Wayne Burkle, fondatore di The Yucaipa Companies, è un vecchio amico delle famiglia Jackson ma questo non diminuisce l’eco mediatica della notizia dato che la vendita di Neverland rappresenta un altro piccolo pezzo di memorie e di quell’immaginario collettivo che l’artista aveva costruito e si era lasciato alle sue spalle. Ma, oltre alla “fine del sogno”, come hanno titolato alcuni siti e altri media oltreoceano, a far discutere è soprattutto il fatto che la tenuta da 4mila metri quadrati resa ancora più celebre dal documentario “Leaving Neverland” sia stata venduta ad almeno 78 milioni di dollari meno del suo reale valore e della precedente richiesta fatta dagli eredi nel 2015.
La diretta conseguenza è stata una rivolta sui social e non solo dei fan di Jackson anche se da più parti si fa notare che proprio quell’ombra dei presunti abusi che sarebbero stati perpetrati in passato al suo interno potrebbe aver fatto crollare il prezzo dai 100 milioni iniziali. Così finisce, con una svendita di 78 milioni, il sogno dell’eterno bambino che non voleva crescere e che ci ha lasciato anzitempo nel 2009 per una overdose.