Rosa Bazzi innamorata di un detenuto e disperata per la morte del suo “nuovo amore”? Una fake news in piena regola, secondo la diretta interessata ma non solo. E’ il giornalista investigativo Edoardo Montolli ad intervenire per bollare l’intera questione come “una balla”. Non solo le parole di Rosa Bazzi su “Oggi” (“È una stupidata. Io vorrei sapere chi mette in giro queste bugie che servono solo a far male alle persone“), ma anche una serie di coincidenze quanto meno sospette. Montolli ricostruisce: “Rosa e Olindo non si sono mai lasciati. E peraltro la bufala non è nemmeno nuova: l’avevano già servita la scorsa primavera. Ma al contrario: all’epoca fu scritto infatti che era Alberti, e non Rosa, ad aver perso la testa per la vicina di Erba, tanto da rifiutare la semilibertà per quella ragione. A smentirla fu prima il carcere, poi il diretto interessato, che peraltro, una compagna l’aveva. Il giorno prima che un quotidiano comasco la diffondesse, però, Rosa aveva rilasciato un’intervista fiume a Le Iene, in cui raccontava con violentissime accuse presunti retroscena delle sue confessioni. Scrissero sul sito gli autori della trasmissione: «Noi ci permettiamo di osservare la strana coincidenza temporale di questa notizia, arrivata proprio il giorno dopo la nostra lunga intervista a Rosa Bazzi»“.
MONTOLLI: “OLINDO AVREBBE POTUTO SUICIDARSI”
La sensazione di Edoardo Montolli è che la fake news sul nuovo amore di Rosa Bazzi sia stata fatta circolare ad arte per spezzare il legame con Olindo Romano. Il motivo? “Se sei innocente, sopravvivi ad un diluvio del genere solo se sai che qualcuno ancora ti aspetta. Altrimenti diventa perfino inutile combattere“. Montolli sostiene che questa bufala abbia messo a rischio di fatto la resistenza di Olindo Romano, l’uomo che da dodici anni a questa parte continua con la moglie a professarsi innocente rispetto all’accusa di essere stato uno degli esecutori della strage di Erba, in cui vennero uccisi a colpi di coltello e spranga Raffaella Castagna, il figlio Youssef Marzouk, la madre Paola Galli e la vicina di casa Valeria Cherubini. Montolli a tal proposito scrive: “Olindo per sua fortuna è abituato ai veleni. Sopporta da dodici anni il carcere e il marchio da mostro che dice di non essere. Un altro, al posto suo, di fronte ad una notizia del genere, una notizia letteralmente inventata, avrebbe agito d’istinto e si sarebbe ammazzato. Niente più battaglie per gridare la propria innocenza. Niente più ricorsi. Niente di niente. Il sipario sulla strage di Erba sarebbe calato per sempre“.