Le indiscrezioni parlano di una Rottamazione quinquies rivista, ad esempio le rate potrebbero scendere da 120 a 96.

La novità sulla rottamazione quinquies potrebbe essere lievemente inaspettata. All’interno della prossima Legge di Bilancio potremmo trovarci la possibilità di pagare fino a 96 rate e non più 120 come prospettato precedentemente.

Ma non è tutto, perché anche i recidivi – contrariamente a quanto si discuteva – potrebbero rientrare nella misura, a patto che ogni pagamento mensile venga rispettato alla lettera (pena il decadimento immediato).



Rottamazione quinquies a rate: cosa si sa?

L’indiscrezione sulle rate massime concesse nella rottamazione quinquies sono state esposte da La Repubblica e Il Sole 24 Ore. Entrambe le testate hanno parlato della soglia limite di 96 e non 120.

Ma a poter variare la modalità di rateizzazione potrebbe essere anche il valore del debito complessivo, evitando di protrarre per troppo tempo una somma relativamente bassa, e al tempo stesso richiedere un impegno economico oneroso (con il rischio di non ricavare il gettito sperato).



Sembrerebbe esser stata bocciata la proposta della Lega di escludere i recidivi, permettendo l’ingresso a chiunque voglia regolarizzarsi con il fisco, ma accettando le nuove condizioni.

Cos’è cambiata la definizione negli anni?

Rispetto a diversi anni fa sono state alleggerite le rate mensili da corrispondere. Infatti una delle criticità più impattanti delle scorse edizioni era legata proprio alla pesantezza economica a cui sottostare, infatti il debito era ingente, così come le somme da pagare periodicamente.

Basti pensare che inizialmente la proposta prevedeva un versamento pari al 20% del dovuto, e il residuo (80%) da pagare in un periodo massimo di 16 rate. Un impegno economico che ha comportato ad un importante mancato gettito fiscale.



L’unico anticipo che potrebbe venir chiesto nella nuova edizione è il 5% su cifre piuttosto alte (da 50.000€ in su).

In ogni caso, la Rottamazione Quinquies ci sarà, indipendentemente da come venga rivista e/o ridimensionata. Al momento Maurizio Leo, ovvero viceministro dell’economia, spiega che l’obiettivo è venire incontro ai debitori proponendo una soluzione win to win, così da recuperare nelle casse dello Stato parte dei mancati incassi.