La conferma del Segretario di Stato USA Rubio sull'invio di armi all'Ucraina: “niente materiale o denaro. Ok a vendita con i fondi UE-NATO”. Gli scenari
RUBIO ‘CONFERMA’ TRUMP: BASTA AIUTI IN ARMI ALL’UCRAINA, MA NESSUN BLOCCO ALLA VENDITA (CON SOLDI UE-NATO)
Lo aveva annunciato già settimane fa mettendo in guardia l’Ucraina sul cambio di passo avvenuto con l’amministrazione Trump, specie a ridosso di un potenziale all’epoca contatto per fissare un primo vertice con il Presidente russo: ieri il leader americano in conferenza stampa con Zelensky ha spiegato quanto poi il Segretario di Stato USA Marco Rubio ha confermato in piena regola circa lo stop dell’invio a Kiev di nuove armi e/o cospicui sostegni militari all’esercito in guerra contro la Russia.
Raggiunto dalla Fox News per commentare la lunga giornata campale ieri a Washington, il leader della diplomazia americana è perentorio nello spiegare quanto sia invalicabile per la Casa Bianca lo stop alla “cessione” di armi a Kiev. Mentre i leader europei hanno discusso e ottenuto ieri da Trump il via libera a fissare garanzie di sicurezza per l’Ucraina, Rubio specifica che non è affatto bloccata la vendita di armi per trasferirle nell’est Europa: «non diamo più armi», e soprattutto «non diamo più denaro» fluente all’alleato Zelensky, ma questo non significa porre blocchi o impedimenti all’acquisto di materiale militare.
Come spiega ancora il Segretario di Stato americano alla Fox, la vendita di armi all’Ucraina le possono pagare «i Paesi europei attraverso la NATO»: il paragone netto è marcato rispetto alla precedente amministrazione Biden è evidente, come del resto già evidenziato nel vertice con Zelensky ieri dallo stesso Donald Trump, parlando di «Governo Biden corrotto e pessimo, ha permesso la guerra in Ucraina».
“RUSSIA E UCRAINA DOVRANNO FARE DEI SACRIFICI PER L’ACCORDO DI PACE”: IL MONITO DEL SEGRETARIO DI STATO USA
Secondo Marco Rubio il cambio di passo intentato dall’amministrazione Trump è invece anche nel contenuto, oltre che nella forma: interrompere il flusso di soldi e armi americane verso un Paese senza essere in guerra direttamente è qualcosa che la Casa Bianca intende porre fine. Senza però togliere le garanzie preventive a Kiev, o comunque permettendo l’acquisto da UE e NATO di nuovo materiale bellico per contrastare l’avanzata della Russia.
Sempre al canale Fox e sempre con il n.1 della Segreteria di Stato americana, non si nasconde la preoccupazione per i prossimi vertici diretti fra Ucraina e Russia, specie se nessuno intende rinunciare a qualche propria condizione di pace: tanto Zelensky quanto Putin, è il monito di Rubio, «dovranno fare alcune concessioni», non si potrà avere un 100% di “desideri” originari, qualche sacrificio dovrà essere fatto per poter giungere ad una pace tanto attesa quanto complicata. Inutile girarci attorno, è sulla cessione dei territori che molto dipenderà lo scambio diretto fra Mosca e Kiev: «non ci dovrà essere una resa incondizionata da entrambe le parti, serve un accordo accettabile per finire la guerra».