La cosa che sorprende più di tutte in merito alla spesa dei farmaci in Italia è il contributo dei pazienti. Gli italiani infatti hanno pspeso in media ben 7.6 miliardi di euro per medicine nel 2017, cifre spaventose nonostante vada considerato che il sistema pubblico ha garantito il 75% tirando fuori 22 miliardi. Le spese conprendono i medicinali di classe A acquistati privatamente e anche quelli di classe C. Si registra un aumento di circa il 7.1% rispetto al 2016, cifre che si possono considerare davvero spaventose. In totale la spesa ad parte delle strutture pubbliche è stata di 12.1 miliardi di euro e ha fatto registrare anche in questo caso un incremento importante anche se insignificativo all’altro già citato, parliamo infatti ”solo” dello 0.7%. Sono numeri che invitano a riflettere e che ci possono portare a tracciare delle conclusioni assolutamente importanti, anche se rimane difficile capire bene il meccanismo che si muove dietro questo movimento di soldi. (agg. di Matteo Fantozzi)
I DATI DI AIFA
Gli italiani assumono sempre più farmaci e lo confermano i numeri che arrivano da un rapporto di Aifa. Come riportato da Repubblica si calcola addirittura che di media siano 1.7 le dosi al giorno per ogni italiano e la spesa farmaceutica raggiunge quasi i 30 milioni di euro, addirittura 492 a persona. I numeri ci dicono che oltre il 95% degli anziani ne assume almeno uno. Circa due terzi delle medicine le ha pagate il servizio sanitario mentre il resto appunto è stato a carico delle persone. Il rapporto è stato ragionato sul consumo dei medicinali Osmed. Addirittura nel 2017 si parla di 1708,2 farmaci consumati al giorno su una media di 1000 abitanti. Una crescita che sicuramente può essere considerata preoccupante in correlazione con lo stato generale di salute del popolo italiano. Per questo diventerà sempre più importante il percorso legato alla prevenzione e alla sensabilizzazione su questo tema.
1.7 LE DOSI AL GIORNO PER OGNI ITALIANO
L’Aifa ha spiegato anche questa crescita dal punto di vista dei farmaci: “Tale aumento è determinato principalmente dall’aumento delle confezioni dei farmaci di classe A erogati in distribuzione diretta e per conto, dei farmaci di automedicazione, di quelli in classe C con ricetta e quelli di Classe A acquistati privatamente. Rimane invece stabile il numero delle confezioni che sono erogate in assistenza convenzionata”. E’ stato specificato anche quali sono i farmaci più prescritti, quelli per il sistema cardiovascolare che scendono al secondo posto per quanto riguarda la spesa. Dietro troviamo poi i farmaci per l’apparato gastrointestinale e per il metabolismo. Rispetto al 2016 purtroppo sono aumentati i costi del 6.7% e di spesa del 12.9% dei famarci antineoplastici e immunomodulatori che sono stati acquistati direttamente dalle strutture sanitarie pubbliche.