Il Ministero della Salute ha ritirato alcuni lotti di zucchero bianco “Sudzuccheri” per la presenza di corpi estranei, consumatori chiamati a restituire il prodotto. Una misura a scopo precauzionale, con la contaminazione che potrebbe essere dovuta alla rottura di alcune componenti nel magazzino di stoccaggio. E non è il primo caso di prodotto ritirato dal mercato per rischi per la salute nell’ultimo periodo: recentemente infatti il ministero presieduto da Giulia Grillo ha richiamato alcuni lotti di latte di riso per bimbi della Modilac per l’allarme salmonella. Ma non solo, a tenere banco è stato soprattutto il rischio listeria: il Ministero ha deciso appena un mese fa di ritirare dal mercato un lotto di salmone affumicato a marchio HoVa Fine Foods Aps a rischio macrobiologico. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
Allarme del Ministero della Salute
Alcuni corpi estranei nello zucchero hanno portato il Ministero della Salute a ritirare alcuni lotti dal mercato. Si tratta di zucchero bianco della marca SudZuccheri e l’annuncio è arrivato dal portale proprio del Ministero. I corpi estranei sono stati considerati potenzialmente pericolosi per i consumatori e così lo zucchero è stato ritirato dal mercato. Per essere precisi la situazione è legata al lotto 060319 che viene confezionato in provincia di Caserta di Gricignano di Aversa. I consumatori che l’hanno acquistato sono stati invitati a riportarlo al punto vendita dove saranno ovviamente rimborsati. Pare che la contaminazione sia arrivata nel magazzino di stoccaggio a causa della rottura di alcune componenti presenti. Si tratta dunque di un problema non legato assolutamente alla produzione dello stesso zucchero.
Corpi estranei nello zucchero: il Ministero della Salute lo ritira: marca e lotti
Eventi come quelli dello zucchero con corpi estranei ritirato dal mercato dal Ministero della Salute è uno dei provvedimenti che sono resi obbligatori dopo l’allerta lanciata dallo stesso organo. Si è scatenata però una piccola polemica col fatto che il Ministero si sarebbe pronunciato con circa dieci giorni di ritardo rispetto alla data del provvedimento effettivo. Una situazione un po’ particolare che di fatto avrebbe rallentato l’allerta dei consumatori che così sarebbero stati potenzialmente esposti a qualche problema fisico. Staremo a vedere se arriveranno spiegazioni dallo stesso Ministero in merito a questi ritardi e ai motivi che hanno portato a non accelerare le pratiche.