Una recrudescenza del morbillo è in atto in Italia: una triste evidenza nota da tempo ma confermata anche dall’ultimo rapporto del Bollettino Nazionale “Morbillo e Rosolia”. In particolare nel mese di febbraio sono stati notificati 19 casi di contagio, di cui due relativi a residenti nella provincia di Caltanissetta. I più colpiti sono come spesso accade i più giovani adulti, età media intorno ai 25 anni, che sono anche i più esposti ai rischi di questa patologia se non l’hanno contratta da bambini. In questo senso, per evitare una diffusione pericolosa del contagio, l’asp di Catania – che nel frattempo ha fatto sapere come nel corso del 2018 siano state 39.000 le dosi di vaccini contenenti gli antigeni di morbillo-parotite-rosolia somministrate dal Dipartimento di Prevenzione per il tramite del Servizio Epidemiologia e Prevenzione – ha annunciato nuove azioni per il contenimento nel territorio.
MORBILLO A CATANIA
Questo il comunicato dell’Asp riportato da Catania Today in cui si invita la popoloazione “alla vaccinazione, che rappresenta l’unico modo per prevenire tali malattie ed evitare rischi peggiori. Fra le misure che saranno adottate a breve dal Dipartimento di Prevenzione, sono in programma due conferenze di servizi: la prima, con i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta al fine di illustrare i caratteri dell’epidemia e le misure da adottare per la promozione della vaccinazione tra i loro assistiti; la seconda, con le Direzioni sanitarie delle Aziende Ospedaliere della provincia e dei presidi ospedalieri pubblici e privati, per discutere le misure da intraprendere per gli operatori sanitari – considerato che fra i 163 casi registrati a gennaio in Italia vi sono ben 7 operatori sanitari – e quelle per la gestione dei casi e dei loro contatti, soprattutto nelle sale di attesa dei Pronto soccorso e degli ambulatori e presso i reparti di degenza, per limitare la possibilità di contagio. In applicazione degli ulteriori indirizzi contenuti nel nuovo Piano nazionale di eliminazione del morbillo e della rosolia congenita 2019-2023 – attualmente all’esame della Conferenza Stato-Regioni – si svilupperà, inoltre, una collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale per estendere l’offerta vaccinale al personale scolastico nato dopo il 1975, tra i quali sono numerosi i suscettibili. Resta sempre attivo il punto di informazione ed assistenza per l’utenza con e-mail dedicata: [email protected]. Qualora l’andamento dell’epidemia assumesse un carattere particolarmente intenso, sarà valutata la necessità di aperture straordinarie degli ambulatori di vaccinazione”.