Matteo Salvini sul futuro del Centrodestra: "Io non faccio e disfo partiti in base alla convenienza personale, non c’è all’orizzonte alcun partito unico"
Incalzato da Concita De Gregorio e David Parenzo, Matteo Salvini si è soffermato in primis sulla crescita nei sondaggi della Meloni: «Io ho scelto l’Italia, entrando al governo non ho scelto l’interesse del partito ma il mio Paese. Se riusciamo a rinviare le cartelle esattoriali o a evitare le patrimoniali della Sinistra, lo facciamo perché siamo al governo. Sono contento di quello che stiamo ottenendo, poi se cresce il Centrodestra per me va benissimo: non ho avversari dentro la coalizione. Non sto a guardare i sondaggi».
SALVINI SUL FUTURO DEL CENTRODESTRA
Entrando nel dettaglio sul futuro della coalizione, in particolare sull’ipotesi di un accordo per Palazzo Chigi e per Berlusconi al Quirinale, Matteo Salvini ha ribadito: «Io non faccio e disfo partiti in base alla convenienza personale, non c’è all’orizzonte alcun partito unico. Ho chiesto di collaborare e federarci per portare a casa le riforme. Nella sostanza siamo già primo partito. Io mi occuperò di lavoro, scuola e disabilità nei prossimi mesi. Vedremo a marzo 2023, chi governerà il Paese lo decideranno gli italiani». E ancora: «Io sono disponibile alla collaborazione, a collaborare sui progetti. Federiamoci sulle riforme, sull’apertura delle grandi opere, non è il momento di fare partiti nuovi. L’esigenza degli italiani in questo momento non è avere partiti nuovi ma di avere una politica che risolve».
