Lega, il monito di Matteo Salvini: "Non usate Gaza per violenze e scioperi. Landini irresponsabile, auspica rivolta sociale". Dalla manovra alle regionali
IL MONITO DI SALVINI SU MANIFESTAZIONI E SCIOPERI
Se c’è Hamas, non ci può essere la Palestina: anche Matteo Salvini condivide la posizione della premier italiana Giorgia Meloni. Per il segretario della Lega neppure la soluzione dei due popoli e due Stati è percorribile se non si elimina il gruppo terroristico.
Ne ha parlato in un’intervista al Quotidiano Nazionale in cui ha voluto mandare un messaggio, esprimendo l’auspicio che il dramma di Gaza non venga usato «per causare un autunno caldo o quella rivolta sociale auspicata in modo irresponsabile da Maurizio Landini».

Il pensiero del vicepremier e ministro dei Trasporti va a quei 44 scioperi che sono stati proclamati a livello locale e nazionale. Il timore, in particolare, è che ci siano altri scontri violenti, come quelli dell’altro giorno, per i quali il Carrocio chiede che venga versata una cauzione, in modo tale che non siano i contribuenti a pagare per i danni degli estremisti.
“UCRAINA E RUSSIA, BISOGNA CEDERE QUALCOSA”
C’è allineamento nella maggioranza anche per quanto riguarda la guerra in Ucraina: infatti, Salvini parla di una linea «saggia» e concorde sul fatto che non verranno coinvolti soldati italiani. Le posizioni con gli alleati differiscono in Europa, perché nel Carroccio c’è la convinzione che le spese per la Difesa vadano aumentate per migliorare la sicurezza interna.
Questo, per Salvini, vuol dire «più fondi per assumere donne e uomini in divisa e dotarli di attrezzature migliori, per difendere i nostri confini soprattutto a Sud». Per il segretario della Lega non c’è alcun rischio di attacchi dalla Russia, mentre è concreto il problema della criminalità.
Per quanto riguarda la guerra in Ucraina, bisogna spingere per la pace e la diplomazia impone che entrambe le parti facciano delle concessioni. Bisogna puntare sulla mediazione per mettere fine alle vittime. «L’Ucraina dovrà avere garanzie sulla sua futura sicurezza e sulla ricostruzione; difficilmente potrà riconquistare i territori persi in questi anni», aggiunge Salvini.
DALLA MANOVRA ALLE REGIONALI
Nell’intervista c’è spazio anche per considerazioni sulla prossima manovra: a tal riguardo, il ministro ribadisce la necessità di aiuti per le famiglie e per le imprese e da parte delle banche, ma la priorità resta la pace fiscale, quindi l’azzeramento di 170 milioni di cartelle esattoriali e la liberazione di 20 milioni di italiani dal peso fiscale accumulato.
In merito alle Regionali, oltre a esprimere fiducia per il successo di Acquaroli nelle Marche, ha ribadito il nome di Alberto Stefani per il Veneto, dove l’attuale governatore Zaia sarà capolista della Lega. Infine, Salvini smentisce che il partito stia cambiando dopo l’ingresso di Vannacci, sottolineando l’unità di intenti: «Remiamo tutti nella stessa direzione».
