San Giovanni Crisostomo fu vescovo di Costantinopoli ed è conosciuto per il suo soprannome "bocca d'oro": scopriamo cosa significa
Il giorno 13 settembre la Chiesa Cattolica celebra San Giovanni Crisostomo, soprannominato “bocca d’oro” in virtù dell’amabile eloquenza mostrata nel corso della sua vita ecclesiastica.
San Giovanni Crisostomo: esiliato più volte per il coraggio dimostrato nel dire le verità più scomode
Giovanni nacque tra il 344 e il 354 ad Antiochia e, rimasto presto orfano di padre, fu cresciuto all’insegna dei valori cristiani dalla pia madre.
Si dimostrò presto un brillante studente in filosofia e storia, tanto che il suo maestro Libanio espresse il desiderio di vederlo, un giorno, come suo successore.
Su iniziativa del vescovo Melezio, Giovanni fu nominato rettore e diacono, per poi diventare sacerdote: si impegnò grandemente nel diffondere la parola del Signore, insegnando le Sacre Scritture in base al metodo di Antiochia appreso durante gli studi con il vescovo di Tarso, Diodoro. Giovanni non parlava per allegorie, ma si esprimeva in maniera diretta e chiara, adeguandosi alle varie personalità degli interlocutori.
Con la dipartita di Nettario, vescovo di Costantinopoli, tutti pensarono a Giovanni Crisostomo come suo successore, cosa che avvenne nel febbraio del 398 con il favore di tutti i fedeli.
Giovanni svolse il suo compito egregiamente, riuscendo a convertire persino i fenici e i goti; condannava aspramente i costumi dell’epoca, come ad esempio la convivenza tra le diaconesse e i vescovi o la concentrazione dei poteri in mano ai pochi ricchi.
Un giorno, dal suo pulpito, Giovanni critica pubblicamente persino l’imperatrice Eudossia, la quale sfoga la propria ira organizzando un consiglio per decidere la punizione migliore per il vescovo.
Si decretò, con l’appoggio del Patriarca di Alessandria Teofilo, l’esilio di Giovanni in Bitinia ma, quando un violento terremoto squassò Costantinopoli, Eudossia fece richiamare subito il vescovo, avendo interpretato il sisma come un segno dello sdegno divino.
I nemici per Giovanni non scomparirono, tanto che fu nuovamente condannato all’esilio in Armenia, a Cucuso: i suoi fedeli però lo raggiunsero, portando le autorità a decidere un nuovo spostamento alla volta della più lontana Pozio.
L’età e la salute ormai messa a repentaglio dalle continue punizioni, lo portarono alla morte a Comana, sulle sponde del Mar Morto, il 14 settembre del 407.
I festeggiamenti per San Giovanni Crisostomo
San Giovanni Crisostomo è celebrato in alcune località italiane quali Giuliano di Lecce, in Puglia, con celebrazioni liturgiche, processioni, musica e spettacoli pirotecnici.
Ad Asola, in Lombardia, i festeggiamenti del santo iniziano al mattino presto quando vengono solennemente aperti i cancelli che custodiscono il busto di San Giovanni Crisostomo: se lo si trova lucido, il raccolto sarà generoso. Il busto viene posto sull’altare maggiore ed esposto alla devozione dei fedeli, per poi venir portato in processione.
Il Patronato di Asola di San Giovanni Crisostomo
San Giovanni Crisostomo è Patrono del borgo lombardo di Asola in provincia di Mantova, la cui storia si intreccia con quella dei Mille guidati da Giuseppe Garibaldi, il quale si affacciò dal balcone del Palazzo Terzi nel 1862.
Il centro di Asola racconta delle grandi famiglie nobiliari che si sono succedute nel suo governo, dai Visconti ai Gonzaga. Da vedere è la Cattedrale di Sant’Andrea: all’interno si trova proprio la cappella dedicata a San Giovanni Crisostomo, oltre ad affreschi di Romano e opere di Jacopo Palma II il Giovane.
In Piazza XX Settembre, con la cinquecentesca Fontana Monumentale al centro, svetta il Palazzo Pretorio, al cui interno si trovano tesori sontuosi come la Loggia Veneta e il Salone del Consiglio dei Dieci.
Gli altri Santi del giorno
Sono molti i beati e i santi ricordati il 13 settembre, tra i quali Beato Claudio Dumonet, San Bernardo, Beato Giovanni Capel Segura, San Giuliano, San Maurilio di Angers, Beato Martino III e San Venerio.
