San Lorenzo è il simbolo del 10 agosto che patrocina la Notte delle stelle cadenti. Scopriamo la sua vita e il significato delle sue "lacrime" nel cielo

Ogni anno, il 10 agosto si festeggia San Lorenzo, il santo “delle lacrime di stelle”, tra i più amati e venerati del mondo cristiano. La tradizione vorrebbe che, nella notte di questo giorno, tutti si mettessero il naso all’insù per trovare stelle che cadono “come le lacrime del santo”, sulle quali esprimono un desiderio.



San Lorenzo: che riteneva i poveri e i malati “i possessi della Chiesa”?


Lorenzo, probabilmente nato in Spagna e più precisamente a Huesca (Aragona), si recò a Roma per perfezionare i suoi studi teologici. Qui conobbe il futuro Papa Sisto II, al tempo sacerdote, col quale costituì uno straordinario legame spirituale. Quando Sisto fu innalzato al papato, nel 257, costituì Lorenzo quale arcidiacono con il compito di amministrare gli averi della Chiesa e di curare i poveri.

A quei tempi, l’Impero romano intensificava le persecuzioni contro i cristiani. Valeriano ordinò l’uccisione dei vescovi, dei preti e dei diaconi con un decreto. Papa Sisto II venne catturato mentre celebrava la messa alle catacombe di San Callisto e fu decapitato il 6 luglio del 258.

Il prefetto di Roma, avutane notizia, giacché si diceva che Lorenzo fosse tesoriere della Chiesa, lo fece chiamare e volle che gli portasse le ricchezze della Chiesa.

Nel seguire il Vangelo, Lorenzo chiese tre giorni di tempo per radunarle, e il prefetto acconsentì. In quel tempo le diede tutte ai poveri, agli orfani, ai malati e ai bisognosi. Il terzo giorno egli condusse innanzi al prefetto una moltitudine di povera gente, tra i quali disse essere i tesori della Chiesa. La provocazione era considerata un grave insulto.

Il prefetto fece in modo che, a fuoco lento, fosse arrostito Lorenzo col ferro e col sacco. Patì crudelissimamente, ma, stando agli occhi di chi vi assistette, il suo volto era sereno, quasi trasfigurato. Il suo corpo venne sepolto sulla Via Tiburtina, dove oggi sorge la basilica di San Lorenzo fuori le Mura, uno dei più importanti santuari della cristianità.

Poiché San Lorenzo è patrono diaconi, cuochi, bibliotecari, vigili del fuoco e dei poveri, egli simboleggia il potere della fede che non teme la morte e l’amore per i poveri come il vero tesoro.

San Lorenzo



Feste e celebrazioni di San Lorenzo


Il 10 agosto, giorno in cui morì San Lorenzo, il culto del santo è particolarmente sentito in Italia, dove ogni anno si tengono, in decine di paesi, feste religiose e popolari che lo onorano come patrono. A Roma vi è una messa presieduta da un cardinale o dal Papa nella basilica di San Lorenzo fuori le Mura. I diaconi romani si recano anche in basilica per rinnovare la loro disponibilità.

A Grosseto, di cui San Lorenzo è patrono, il 10 agosto è festa: tutta la città partecipa alla processione in cui la statua del santo è portata per le vie del centro storico, accompagnata da canti, preghiere e illuminazioni. C’è una festa tradizionale con bancarelle, musica e spettacoli pirotecnici ad accompagnare la celebrazione.

In Abruzzo, a Pescina, e nei paesi delle Marche, della Sicilia e del Sud Italia si svolgono fiere ed eventi culturali. Il 10 agosto è anche la famosa Notte di San Lorenzo, legata al fenomeno delle stelle cadenti, le quali sono viste tradizionalmente come le lacrime del santo.



San Lorenzo: patrono di Grosseto


Tra le tante città italiane che hanno San Lorenzo come patrono c’è anche Grosseto. La città toscana, incastonata tra le colline della Maremma, vanta secolari rapporti con il martire romano. La Cattedrale di San Lorenzo, edificata fra il XIII e il XV secolo, è dedicata a San Lorenzo. Si trova nella centralissima piazza Dante ed è uno dei simboli della città.

All’interno sono presenti opere d’arte che rappresentano scene della vita del santo, tra le quali il famoso episodio della griglia e del martirio. Il 10 agosto è un giorno di festa: la città si adorna di bandiere, di lumi e di fiori.

La Fiera di San Lorenzo si tiene qualche giorno prima e richiama visitatori da tutta la provincia. Nel messaggio che la diocesi invia ogni anno per la festa, San Lorenzo è indicato quale modello di fedeltà al Vangelo e di amore per i poveri, ma anche come simbolo di coesione sociale, capace di unire la comunità.

Altri santi e beati associati al 10 agosto


Tra cui San Lawrence, nel calendario liturgico del 10 agosto ci sono altri santi e beati:

  • San Blane di Bute, vescovo scozzese del VI secolo, viene ricordato in Scozia e Irlanda ed è noto per la sua vita eremitica;
  • San Geronzio, martire di Cervia, ucciso mentre tentava di evangelizzare la zona nei primi tempi della persecuzione cristiana;
  • Beato Arcangelo Canetoli, canonico regolare del XV secolo, era un uomo umile e spirituale che rifiutò di essere fatto vescovo più volte;
  • Beata Giovanna de Aza, madre di San Domenico de Guzmán, è considerata beata perché allevò suo figlio nella fede e nella carità.