San Pietro di Anagni fu dapprima monaco benedettino, poi vescovo e anche crociato. La sua grande fede si incarnò anche nella ricostruzione della cattedrale
Ogni anno, il 3 agosto, la Chiesa ricorda San Pietro di Anagni, vescovo della città che portò a termine la costruzione della cattedrale e si distinse per la sua fede, dapprima come monaco benedettino e in seguito come pastore della sua comunità.
San Pietro di Anagni: un guerriero della fede e un esempio di carità cristiana
La data di nascita di Pietro è sconosciuta, si ipotizza comunque agli inizi del secolo XI. Discendente di una nobile famiglia longobarda, rimase orfano di entrambi i genitori in tenera età e quindi fu deciso di affidarlo ai monaci benedettini dell’Abbazia di Salerno. Il giovane si distinse immediatamente per la predisposizione alle materia teologiche e, in breve, si guadagnò la stima di insegnanti e compagni di studi. La sua fama convinse il Cardinale Ildebrando di Soana a promuoverlo come cappellano del Papa Alessandro II.
Il Pontefice apprezza molto il lavoro di Pietro e lo invia come Apocrisario presso l’Imperatore d’Oriente Michele VII. Incarico assolto in maniera brillante, dopodiché il Papa procede a nominarlo Vescovo di Anagni. Pietro si tuffa nella nuova avventura con tutto il suo entusiasmo: procede al restauro della disciplina ecclesiastica originaria, rivendica molti beni della Chiesa trafugati dai laici e si dedica alla ricostruzione della Cattedrale piuttosto malridotta.
Durante l’episcopato si allontana da Salerno solamente per seguire Boemondo di Taranto nella Prima Crociata contro i Musulmani. Al ritorno è ancora più infervorato di prima e riprende il suo mandato con maggior energia. Nel suo lungo – più di quarant’anni – impegno da Vescovo, Pietro non trascura i più poveri e fragili. Tantissime iniziative furono intraprese a favore della popolazione, che capì subito l’importanza del proprio Vescovo. Alla sua morte, il 3 agosto del 1105, il Vescovo di Segni – Bruno – narrò con dovizia di particolari il suo impegno instancabile. E proprio grazie al manoscritto di Bruno nel 1110, il Papa Pasquale II proclama Pietro di Anagni Santo.
Nonostante la gran mole di lavoro svolta nella città di Anagni, San Pietro non ne è il Patrono. Infatti nel centro laziale il Santo Patrono è San Magno festeggiato il 19 agosto. Rimane comunque, indelebile, la gratitudine degli abitanti per Pietro a cui si deve la realizzazione della splendida Cattedrale. L’edificio, superbo esempio di architettura romanica e gotica, fu terminato appena prima della morte di Pietro – 1104 – Non risultano altre città di cui San Pietro di Anagni sia Patrono.
Gli altri Santi del giorno
Nel giorno del 3 agosto la Chiesa Cattolica oltre a San Pietro di Anagni festeggia anche i seguenti servitori del Signore. Beato Agostino Kazotic vescovo domenicano, San Martino eremita, Beati Alfonso Lopez Lopez e Michele Ramon Salvador martiri francescani, San Gamaliele, Beato Gregorio abate di Nonantola, Santa Trea di Ardtree vergine eremita, Beato Fulgenzio da Quesada, le Sante Ampelia, Flavia, Leonzia e Licinia vergini di Vercelli e Sant’Aspreno di Napoli vescovo. Quest’ultimo fu il primo vescovo di Napoli e fino all’anno 1673 anche Patrono della città partenopea.
