Santa Teresa di Calcutta è forse la suora più famosa al mondo ed è la fondatrice della Congregazione delle Missionarie della carità
Tutti gli anni, il 5 settembre, la Chiesa ricorda la celeberrima Santa Teresa di Calcutta, conosciuta da tutti come Madre Teresa di Calcutta, suora albanese che ha vinto il Premio Nobel per la pace nel 1979. È famosa per la sua dedizione ai malati e agli ultimi dell’India e all’immensa rete di solidarietà e carità che ha costruito nel Paese in cui ha vissuto tutta la vita.
Santa Teresa di Calcutta: un’opera di carità che ha conquistato il mondo
Santa Teresa di Calcutta nasce a Skopje – attuale capitale della Macedonia del Nord – il giorno 26 agosto 1910 con il nome di Anjeze Gonxhe nella benestante famiglia albanese Bojaxhiu. Purtroppo solo otto anni dopo muore il padre e con lui scompare la solidità economica. Con enormi sacrifici la mamma cresce Anjeze e i fratelli trasmettendo loro la fede cristiana. La bambina sviluppa una sensibilità fuori dal comune verso le persone bisognose e all’età di 18 anni prende i voti ed è assegnata come missionaria in India.
Impara l’inglese e il bengalese e mentre studia collabora in un ospedale, dove conosce profondamente i malati e le loro esigenze. Nel 1946 si convince che la vita in convento non sia la sua strada: chiede e ottiene l’autorizzazione per vivere da sola nei bassifondi di Calcutta, a fianco dei disperati della terra. Inizia assistendo i bambini poverissimi e insegnando loro e subito si forma intorno a lei una rete di assistenza volontaria.
Quattro anni dopo fonda la Congregazione delle Missionarie della Carità insieme a una dozzina di ragazze, molte delle quali avevano iniziato a studiare con lei. La sua popolarità aumenta a dismisura, arrivano aiuti materiali e finanziari con i quali Madre Teresa apre centri di accoglienza umanitaria. In seguito decise di combattere la lebbra, malattia terribile che isolava le persone colpite.
I media cominciano ad interessarsi alle sue opere e allora in aggiunta alle donazioni private arrivano gli aiuti governativi. Nel 1979 Teresa vince il Premio Nobel per la pace, muore a Calcutta il 5 settembre 1997.
Santa Teresa di Calcutta: la Patrona dei poveri beatificata due anni dopo la morte
Santa Madre Teresa di Calcutta è Patrona dei poveri e della città omonima per la comunità cristiana ivi residente. La sua vita interamente dedicata ai miserabili ha fatto sì che Papa Giovanni Paolo II aprisse il processo della sua beatificazione appena due dopo la sua scomparsa, grazie a una speciale deroga.
Nel 2016 Papa Francesco l’ha proclamata ufficialmente Santa, proponendola come fulgido esempio di carità; in pratica la rappresentazione vivente di una Chiesa Cristiana che cura e protegge i più deboli e i più poveri. Tra i numerosi miracoli a lei riconosciuti ci sono le guarigioni di Monica Besra indiana di fede induista (tumore) e di Marcilio Haddad Andrino di nazionalità brasiliana (idrocefalia). Famosa la sua frase: “Non esistono lebbrosi ma solo la lebbra e può essere curata”.
Gli altri Santi del giorno
Il giorno 5 settembre la Chiesa Cattolica celebra, tra gli altri, anche i seguenti Santi e Beati: Beato William Browne martire, Santa Obdulia vergine di Toledo, San Quinto di Capua martire, Beato Anselmo di Anchin Abate, i Santi Aconzio, Ercolano, Nonno e Taurino martiri e Sant’Alberto di Butrio Abate.
Il culto di quest’ultimo è antichissimo, anche se le notizie sulla sua vita sono piuttosto scarne. Risulta fondatore del monastero di Butrio vicino Tortona ed è accreditato di un miracolo simile a quello delle nozze di Cana: ha cambiato l’acqua in vino durante il pranzo con il Papa e tre cardinali riuscendo a scagionarsi così dalle accuse.