L'Ue si sta suicidando economicamente e questo può favorire i Paesi dell'America latina, anche solo come fornitori energetici
Nell’ambito degli accordi tra Ue e Mercosur, ma ancor di più nell’emergenza energetica che attanaglia l’Ue dopo l’annuncio fatto da Ursula von der Leyen sulla sospensione di rifornimenti di gas dalla Russia, è stato raggiunto un accordo con l’impresa Argentina Sesa (Southern Gas Sociedad Anonima) che si occupa della gestione delle risorse estratte nella località di Vaca Muerta. Da parte europea ha sottoscritto il contratto l’impresa tedesca Sefe (Securing Energy for Europe) che poi distribuirà il prodotto nel resto d’Europa.
Si tratta di 2 milioni di tonnellate di gas naturale che a partire dal 2027 saranno vendute in un arco di 8 anni: ovviamente si tratta di gas liquido ed è intravista dal Vecchio continente come la soluzione per una diversificazione dei rifornimenti, che fa il paio con contratti già sottoscritti con gli Usa nello stesso progetto.
Allo stesso tempo già nell’ottobre trascorso l’Ad di Eni Descalzi aveva firmato a Buenos Aires un accordo con Ypf (sempre argentina) che sarà ratificato nel 2026 e che prevede la fornitura sempre di gas per un valore di 25 miliardi di euro.
È chiaro che l’importanza dell’intesa, a cui ne seguiranno altre con il Governo di Milei, proietta l’Argentina verso quel futuro atteso dal 1947 e che la vedrebbe tornare prepotentemente alla ribalta economica come potenza a livello mondiale, generando divisa per il Paese in maniera sostenuta e quindi facilitando l’equilibrio finanziario dei disastrati conti argentini.
Vista la situazione rocambolesca in cui l’Ue si è messa nel tunnel di rifornimenti con prezzi da 5 a 10 volte superiori a quelli precedenti, la questione pone le basi importanti di un fatto che stiamo descrivendo da molto e che, dovesse continuare così, potrebbe realizzarsi in una decina di anni.
In pratica l’America Latina, con le sue immense risorse energetiche, agricole e minerarie, e in particolare l’Argentina, surclasserebbero economicamente in ricchezza un’Europa che ormai è avviata verso una vera e propria distruzione della sua economia dovuta a errori strategici incredibili e anche a progetti che da anni sposano la fantasia della percezione invece che la logica della realtà.
Ma non solo: le tremende problematiche causate da un’immigrazione clandestina gestita senza cervello e che ormai sta tentando di affossare anche culturalmente il Vecchio continente, produrrebbe un’altra gigantesca ondata migratoria, anche questa volta europea, ripetendo quanto accaduto nel secolo scorso dove ben 6 milioni di persone vennero accolte nella sola Argentina con un progetto logistico ed etico incredibile per i tempi passati, basato anche su regole che dovevano essere rispettate, pena la non accettazione, del quale purtroppo la sgangherata Ue (che sempre meno si dimostra sia unita che europea) non ha minimamente tenuto conto da vent’anni a questa parte dall’inizio della tragedia.
Ecco che a vari Paesi latinoamericani farebbe enormemente comodo aprire le loro porte agli europei, anche perché si tratterebbe di un fenomeno migratorio culturalmente e tecnicamente preparato, cosa che riempirebbe in un battibaleno l’attuale gap tecnologico del Sudamerica.
Ma non solo: da parte europea sarebbe un trasferimento verso nazioni che hanno mantenuto inalterate nel tempo non solo cultura e tradizioni dei tempi passati (sempre europei) che ormai sono sparite o stanno per farlo in un Vecchio continente che sta interpretando la distruzione della propria cultura in nome di un’immaginaria apertura nei confronti di altre per una fantascientifica apertura che già sta dando i suoi frutti specialmente nel Regno unito e in Francia, ma anche in altre nazioni (inclusa ovviamente la nostra cara Italia).
La cosa è chiarissima anche perché sono ancora “allo studio” misure per gestire i flussi migratori dopo quasi 20 anni da quando il fenomeno destabilizzante è iniziato: un po’ come sta accadendo anche economicamente con l’indecisione apertamente suicida di posporre l’introduzione di cambi epocali nel settore (importantissimo per l’Europa) auto, sia di dilatare il diktat sull’elettrico di almeno dieci anni, sia quella, importantissima, di dare l’ok ai biocarburanti e al oro sviluppo, vera soluzione logica al problema. Anche perché già ampiamente utilizzabili.
Insomma: come con la costituzione di un esercito comune Ue (di cui si è sempre parlato decisamente a vanvera) stiamo ancora studiando il “modus stupidandi” con cui affossarci definitivamente verso un futuro decisamente pericolosissimo per le nostre radici occidentali, che stanno sparendo, come giustamente scritto nel recente documento Usa.
Peccato che De Gasperi e Adenauer non possano resuscitare…
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