Da tempo si parla nelle comunità scientifiche del problema dello sterminio delle api, una distruzione di massa di tante colonie, il cui impatto nel mondo della natura può avere drammatiche conseguenze, tanto è importante l’esistenza del piccolo e “pungente” animaletto. Il forte calo delle api, secondo un nuovo studio reso noto in Inghilterra, sarebbe dovuto al cambiamento di comportamento soprattutto delle giovani api, causato da stress di tipo ambientale, ad esempio attacchi parassitari e l’uso dei pesticidi. Secondo questo studio infatti quando le api sono sotto stress inviano fuori degli alveari le api operaie più giovani e inesperte alla ricerca di cibo, e queste sono più a rischio di morire prematuramente di quanto lo sarebbero le loro colleghe più anziane ed esperte. In questo modo le api operaie non hanno la possibilità di guadagnare conoscenze ed esperienze e vanno incontro a morte inevitabile. Secondo Clint Perry, docente della Queen Mary University di Londra, autore principale dello studio, il fatto che le api più giovani vadano in cerca di cibo potrebbe essere dovuto alla riduzione complessiva del numero di api più anziane. “Se questo tasso di mortalità continuerà troppo a lungo o l’alveare non è abbastanza grande per sopportarlo nel breve termine, questa situazione potrebbe sconvolgere l’equilibrio sociale della colonia e avere conseguenze catastrofiche” ha detto. Nel solo Nord America è stato calcolato che il collasso delle colonie di api ha prodotto una perdita del 30% su base annuale del prezioso animaletto, mentre si è visto come in tante di queste colonie sono sparite del tutto le api lavoratrici.