È bufera a Milano sul sindaco Beppe Sala e i tifosi dell’Inter dopo gli assembramenti visti copiosi in Piazza Duomo per la vittoria dello Scudetto (dopo 11 anni di attesa): quasi 30mila persone assiepate per liberare la gioia di essere finalmente Campioni d’Italia non sono passate ovviamente “inosservate” e il giorno dopo, assieme ai giusti festeggiamenti e riconoscimenti per i neroazzurri, non mancano le polemiche sui mancati controlli e limitazioni nel centro di Milano. Mentre ancora il sindaco non è intervenuto ufficialmente a commentare quanto accaduto, è il Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana a definire come «estremamente pericolosi» gli assembramenti visti ieri pomeriggio in Piazza Duomo.
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«Era probabile che eventi del genere si potessero verificare. L’importante è che non si verifichino più. Bisogna chiedere alle persone il rispetto delle misure di sicurezza. Mi auguro e spero che non aumentino i contagi, ma questo lo potremo dire tra due settimane», spiega il Governatore leghista a margine di un evento al centro vaccinale della Multimedia a Sesto San Giovanni. «Gli indici epidemiologici sono migliorati, però abbiamo ancora una circolazione virale che non può essere sottovalutata. Speriamo — ha concluso Fontana — che situazioni di questo genere non abbiamo determinato nessuna conseguenza e speriamo che in futuro si evitino ulteriori scene di questo genere perché onestamente rischiano di essere un po’ pericolose. Speriamo che arrivi prima la vaccinazione».
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ASSEMBRAMENTI TIFOSI INTER, L’IRA DEGLI SCIENZIATI
Decisamente contrari a quanto visto tra festeggiamenti, non distanziamento e assembramenti, molti scienziati tra i più noti nella battaglia quotidiana al Covid-19: «Non è una situazione che deve indurci a un rilassamento nella responsabilità dei nostri comportamenti. I festeggiamenti come ieri sono da evitare», spiega il coordinatore Cts Franco Locatelli a Sky Tg24. «L’imprudenza non ha colore, l’incoscienza ha tutti i colori dell’arcobaleno. È chiaro a tutti che questo tipo di manifestazioni sono pericolose. Il punto è che nel weekend non ci sono state solo manifestazioni di una tifoseria, svolte con pericolosi assembramenti all’aperto. Ma c’è stata la perdita di controllo delle minime misure: ieri gli assembramenti erano ovunque», è invece il commento dell’interista Massimo Galli, direttore della clinica di Malattie Infettive all’ospedale Sacco di Milano, «abbiamo visto lo scorso anno, quando è stato festeggiato un altro scudetto, in una situazione analoga a questa, nel senso che quando arriva un messaggio che può essere interpretato come “liberi tutti”, le persone vanno oltre». Per il virologo Fabrizio Pregliasco invece vi è previsto un aumento dei casi forse già tra due settimane: «Gli effetti delle riaperture, delle feste clandestine e di assembramenti come quello dei tifosi dell’Inter si vedranno tra 14 giorni, da metà maggio in poi: temo che ci sarà un incremento dei casi, non una nuova ondata ma un’onda di risalita», ha spiegato ad Agorà stamattina, «La speranza è che la vaccinazione dei più fragili possa riequilibrare la situazione, così come confidiamo in condizioni meteo più favorevoli, con più tempo trascorso all’esterno».