Scuola, Valditara ha firmato il decreto per oltre 54mila assunzioni di docenti per il prossimo anno, ma resta il nodo precari per i sindacati
SCUOLA, SBLOCCATE NUOVE ASSUNZIONI DI DOCENTI
Un’iniezione di professori nella scuola italiana: è il piano del ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, per “rinforzare” il parco docenti. Infatti, ha firmato il decreto che autorizza l’immissione in ruolo di 48.500 docenti per il prossimo anno scolastico, distribuiti tra posti comuni e di sostegno. Il ministro, con un altro decreto, disciplinerà l’assunzione di 6.022 docenti di religione per il concorso bandito lo scorso anno. Valditara, nel suo annuncio, ha parlato di “un numero record” di assunzioni per fornire “maggiori garanzie di continuità didattica” agli studenti e “stabilità agli insegnanti”.
La FLC CGIL ritiene che questa iniziativa sia insufficiente a soddisfare il reale fabbisogno di personale nella scuola. Secondo il sindacato, rimarrebbero infatti vacanti più di 90mila posti dell’organico di diritto e circa 160mila dell’organico di fatto, attualmente occupati da lavoratori precari. Viene inoltre segnalato che ogni anno si registrano oltre 250mila supplenze.
Le critiche più forti, però, riguardano l’assenza di interventi concreti per il personale ATA e per gli educatori. Di conseguenza, la FLC CGIL sollecita l’avvio immediato di percorsi di stabilizzazione, soprattutto per i docenti di sostegno in deroga, e una revisione complessiva dei meccanismi di reclutamento.

A tal riguardo, il problema delle assunzioni è ben radicato in Italia e ha origine nella trasformazione delle graduatorie permanenti in graduatorie ad esaurimento. L’obiettivo era quello di ridurre il numero di precari, ossia di insegnanti che lavorano con contratti a tempo determinato, ma, nonostante i molteplici tentativi di stabilizzazione, lo scorso anno c’erano ancora 285mila contratti precari, sebbene in lieve calo. Nonostante i cambi di governo e i vari concorsi tenutisi negli anni, le GAE esistono ancora.
IL PROBLEMA DELLE PROCEDURE DI ASSUNZIONE
Inoltre, il sistema di assunzione degli insegnanti in Italia è molto frammentato e complesso, come evidenziato dal Sole 24 Ore. Anche se ogni anno si autorizzano decine di migliaia di assunzioni, molti posti restano vacanti a causa di procedure inefficienti e della mancanza di candidati. Trovare abbastanza insegnanti da assumere in ruolo è difficile, e spesso le assunzioni autorizzate non si realizzano pienamente per l’assenza di candidati idonei.
Peraltro, ci sono troppe procedure di assunzione. Nello specifico, vi sono nove strade diverse per diventare insegnanti di ruolo, tra cui concorsi ordinari e straordinari, concorsi STEM, quelli legati al PNRR, graduatorie degli idonei, graduatorie provinciali per le supplenze (GPS), e la mini call veloce per assegnare i posti rimasti vacanti.
Ora il Ministero dell’Istruzione ha chiesto a quello dell’Economia di assumere 48mila insegnanti, anche se a settembre ci saranno 134mila studenti in meno e 5.660 cattedre tagliate con l’ultima legge di Bilancio. Complessivamente, con il PNRR si prevedono 70mila assunzioni, di cui 21mila già effettuate entro lo scorso dicembre.
Dunque, entro il 31 luglio sono previste le assunzioni con le procedure ordinarie; nella prima decade di agosto quelle da GPS; nei giorni successivi, e per 48 ore, si potranno presentare le domande per la mini call veloce con l’assegnazione delle sedi.
