Scuole, “riapertura non aumenta contagi”/ Ecdc: “Ci sono pochi focolai documentati”

- Silvana Palazzo

Ecdc su riapertura scuole: "Non aumenta contagi. Ci sono pochi focolai documentati". L'analisi in base alle evidenze attualmente disponibili

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Uno degli aspetti ancora non chiariti del coronavirus è se la riapertura delle scuole aumenti o meno i contagi. Sul tema è intervenuto allora il Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc), che ha pubblicato un documento dedicato all’argomento, visto che in diverse parti d’Europa le riaperture sono imminenti. Dunque, queste sono sono mai state associate finora ad un aumento della trasmissione del virus Sars-CoV-2. Secondo gli esperti europei, «ci sono evidenze contrastanti sull’impatto della chiusura e della riapertura delle scuole sulla trasmissione comunitarie», d’altra parte quelle emerse dal contact tracing nelle scuole e dai dati osservazioni dei diversi paesi europei indicano «che la riapertura non è associata con un aumento significativo». Inoltre, il documento spiega che in generale la prevalenza del virus è leggermente più bassa sotto i 18 anni. «Ci sono pochissimi focolai documentati nelle scuole», ma l’Ecdc chiarisce anche che «questi sono comunque possibili».

ECDC “RIAPERTURA SCUOLE NON AUMENTA CONTAGI”

Ma questi focolai di coronavirus «potrebbero essere più difficili da trovare per la relativa mancanza di sintomi nei bambini». Quindi, la situazione è tutt’altro che da sottovalutare secondo il Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc). Gli esperti hanno affrontato anche un altro aspetto delicato della questione, cioè l’eventuale decisione di chiudere le scuole, che va presa insieme ad altre limitazioni all’interno delle comunità. «Le evidenze disponibili indicano che è poco probabile che la chiusura delle istituzioni educative sia efficace come unica misura di controllo, e queste chiusure difficilmente forniscono una protezione aggiuntiva alla salute dei bambini». Questo perché la maggior parte degli studenti sviluppa una forma molto leggera del Covid-19. Per tutte queste ragioni gli esperti ritengono che le decisioni vadano raccordate con altre misure di distanziamento che vengono adottate nelle comunità.







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