La nave Sea Watch 4 è stata posta sotto fermo amministrativo dalla Guardia Costiera, dopo un’ispezione effettuata dalla stessa in data sabato 19 settembre. Obiettivo dei controlli delle autorità, verificare “l’ottemperanza alle norme di sicurezza della navigazione – come si legge sul comunicato delle stesse – e di tutela ambientale ad essa applicabili”. La Sea Watch 4 si trova ormeggiata nel porto di Palermo, dove ha attraccato nei giorni scorsi a seguito del periodo di quarantena, dopo che erano stati trasferiti sulla nave Gnv Allegra decine di migranti soccorsi nel mar Mediterraneo. Durante l’ispezione, come fa sapere la Guardia Costiera, sono state trovate diverse irregolarità di natura tecnica che non permettevano la sicurezza degli equipaggi e delle persone soccorse in mare durante il servizio di assistenza. Sono state inoltre accertate, fa sapere sempre la GC, violazioni delle normative a tutela dell’ambiente marino.
SEA WATCH 4 SOTTO FERMO AMMINISTRATIVO, IL COMMENTO DELLA ONG
La nave resterà in fermo amministrativo fino alla rettifica delle irregolarità rilevate, e per alcune di queste sarà necessario “l’intervento dello Stato di bandiera – si legge ancora sul comunicato stampa – che detiene la responsabilità della conformità della nave rispetto alle Convenzioni internazionali e alla legislazione di bandiera applicabile in materia di sicurezza della navigazione e tutela ambientale”. La Sea Watch 4 è considerata una nave a “rischio standard”, e per le imbarcazioni che rientrano in queste categorie è prevista un’ispezione periodica una volta all’anno. Peccato però che l’ultima volta che la stessa imbarcazione fosse stata ispezionata risale al marzo del 2017, più di tre anni fa. Di conseguenza si era reso obbligatorio un controllo non appena fosse approdata in un porto dell’Unione Europea qualsiasi. Sono state riscontrate 22 non conformità fra cui alcune gravi come ad esempio la presenza di un numero di persone a bordo superiore a quello previsto dal certificato (354 contro le 30 previste). Immediata la replica della Ong: “Con questo fermo arbitrario – si legge su Twitter – la guardia costiera sta deliberatamente mettendo a rischio vite umane. Era ciò che ci aspettavamo dopo un’ispezione il cui chiaro scopo era quello di trovare delle motivazioni pretestuose per impedirci di tornare a salvare vite. La nostra è la quinta nave umanitaria a essere fermata in 5 mesi”.