• Iscriviti alla Newsletter
  • Accedi
  • Registrati
IlSussidiario.net
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net
IlSussidiario.net
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
IlSussidiario.net
IlSussidiario.net

Home » Educazione » “SEI CICCIONA E FAI SCHIFO”/ Ecco perché la Cassazione ha condannato il padre

  • Educazione
  • Cronaca

“SEI CICCIONA E FAI SCHIFO”/ Ecco perché la Cassazione ha condannato il padre

Corrado Limentani
Pubblicato 26 Settembre 2025
Toghe di magistrati (Ansa)

Toghe di magistrati (Ansa)

Cassazione: insulti ripetuti come "cicciona" alla figlia integrano il reato di maltrattamenti in famiglia, non solo episodi isolati.

Se si leggono le motivazioni della sentenza della Corte di Cassazione del 15 settembre 2025, non c’è ragione di meravigliarsi se il padre che ha chiamato la figlia “ciccione” è stato condannato per il reato di maltrattamenti in famiglia. I fatti contestati sono ben più gravi della pronuncia di un epiteto offensivo.


SCUOLA/ Latino alle medie, quegli ostacoli “invisibili” che si chiamano didattica, prof e famiglie


Dalla ricostruzione dei fatti, come descritti in sentenza, le frasi denigratorie rivolte dal padre alla figlia sarebbero state infatti continue, ripetute nel tempo ed altamente offensive. L’uomo apostrofava la figlia non solo chiamandola cicciona, ma anche con frasi quali: “fai schifo, susciti repulsione in me e in chi ti guarda”.


SCUOLA/ Educazione sessuale e ddl Valditara, come evitare la trappola delle “istruzioni per l’uso”


È chiaro che tale modalità di rapporto aveva creato nella famiglia “un clima di vita svilente e umiliante”, in quanto gli epiteti riguardavano un tema, l’aspetto esteriore di una giovane in piena età evolutiva (all’epoca dei fatti era undicenne), che impattava pesantemente sul percorso di crescita della ragazza.

Oltre a queste umilianti aggressioni verbali vi fu anche un episodio di violenza fisica, a comprova di un clima di complessiva sopraffazione che certamente, per i giudici di merito e di legittimità, comprovava la sussistenza del reato.

Cassazione
Veduta esterna del palazzo della Corte di Cassazione (Foto 2024 ANSA/GIUSEPPE LAMI)

Anche in punto di prova, secondo la sentenza, non vi sarebbero stati dubbi sulla responsabilità del reo. La madre della ragazza aveva infatti confermato “i comportamenti svilenti e maltrattanti” del marito e la sorella aveva riferito che il padre aveva l’abitudine di insultare le persone. Vi era poi agli atti una relazione dei servizi sociali che confermava il disprezzo che il padre nutriva nei confronti della figlia per le sue caratteristiche fisiche.


Suicidi giovanili, Crepet: "Fallimento della società"/ "Il rapporto con l'IA sostituisce i docenti tutor"


Nessun dubbio in merito alla responsabilità dell’imputato ha quindi avuto la Suprema Corte, la cui costante giurisprudenza ha sempre ritenuto che il delitto di maltrattamenti in famiglia postula il sistematico, cosciente e volontario compimento di atti di violenza fisica e morale in danno della vittima, condotte che si risolvano in vere e proprie sofferenze morali per quest’ultima, nei cui confronti viene così posta in essere una condotta di sopraffazione sistematica, tale da rendere particolarmente dolorosa ed umiliante la convivenza familiare.

Infatti, nello schema del delitto di maltrattamenti in famiglia, ricorda il Supremo Collegio, non rientrano soltanto le percosse, le lesioni, le ingiurie, le minacce, le privazioni e le umiliazioni imposte alla vittima, ma anche gli atti di disprezzo e di offesa alla sua dignità, che si risolvano in vere e proprie sofferenze morali.

— — — —

Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.

SOSTIENICI. DONA ORA CLICCANDO QUI


Ti potrebbe interessare anche

Ultime notizie di Educazione

Ultime notizie

Gli archivi del canale di Educazione

ilSussidiario.net

il Quotidiano Approfondito con le ultime news online

  • Privacy e Cookies Policy
  • Aiuto
  • Redazione
  • Chi siamo
  • Pubblicità
  • Whistleblowing
  • MOG 231/2001
  • Feed Rss
  • Tags

P.IVA: 06859710961

  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net

Ben Tornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Accedi

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net