La decisione del governo sulla scuola «penso che sia coerente, penso che si voglia evitare la didattica a distanza»: così Sergio Abrignani ai microfoni di Otto e mezzo. L’immunologo, membro del Cts, ha invocato massima attenzione, ma anche calma, considerando la situazione presente in altri Stati: «Grazie alle misure che sono state prese, stiamo continuando a fare una vita normale. E’ chiaro che siamo tutti attenti e che i Paesi attorno a noi hanno situazioni molto più pericolose della nostra, ma stiamo mitigando il rischio».
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Sergio Abrignani è poi tornato sull’ipotesi obbligo vaccinale: «Draghi ha già dichiarato di essere favorevole all’obbligo vaccinale. Tanti paesi lo stanno proponendo, noi abbiamo il green pass rafforzato che consente tante attività ludiche-sociali solo a chi è vaccinato o convalescente da pochi mesi, che è già un invito molto forte alla vaccinazione. Io da ricercatore sono favorevole al vaccino obbligatorio».
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SERGIO ABRIGNANI SULLA VARIANTE OMICRON
Ospite della conferenza “Stop ai dubbi” indetta da Regione Lombardia, Sergio Abrignani si è soffermato sulla variante Omicron, spiegando che il nostro sistema immunitario riesce a gestirla: «Sappiamo anche che se fra un mese dovessimo scoprire che la protezione della malattia dovesse scendere al 60-70%, a gennaio-febbraio avremo il nuovo vaccino». Nel corso del suo intervento, Sergio Abrignani ha rimarcato che è molto probabile che avremo un calo di protezione dall’infezione, ma anche che «avremo un calo molto moderato di protezione dalla malattia».