Il conducente di autobus ha deciso di fare finire il mezzo in un lago in segno di protesta contro il governo. Questo quanto accaduto in Cina, precisamente ad Anshun. Secondo quanto riportato dalla stampa locale, nell’incidente hanno perso la vita 21 persone, tra le quali lo stesso conducente, mentre altre 15 persone sono rimaste ferite. Una scelta assolutamente volontaria, come confermato dai video delle telecamere presenti nella zona: l’autobus ha attraversato ben cinque corsie, ha sfondato la ringhiera ed è parzialmente affondato nel bacino idrico. Sul posto sono immediatamente giunte le forze di polizia ed i sanitari, ma per molti dei passeggeri non c’è stato niente da fare. Tra le vittime anche cinque studenti che stavano andando a sostenere l’esame nazionale di ammissione all’università.
SI LANCIA CON AUTOBUS IN UN LAGO, 21 MORTI: DRAMMA IN CINA
«Zhang (il nome del conducente) non era soddisfatto della sua vita e della demolizione della sua casa. Per farsi notare, ha commesso un atto criminale estremo»: così in una nota la polizia di Anshun. Secondo quanto ricostruito dalle autorità, prima del terribile incidente si è recato in un bar per comprare una bottiglia di Baijiu (forte alcol cinema), per poi inviare un messaggio vocale alla sua ragazza in cui spiegava di essere «stanco del mondo». L’uomo era a conoscenza del fatto che la sua dimore era stata contrassegnata per essere demolita come parte di un progetto di ricostruzione delle baraccopoli, ma ha rifiutato un nuovo alloggio rivendicando la sua proprietà. CNN ricorda che la demolizione forzata delle case è molto comune in Cina, soprattutto nelle aree meno sviluppate o più rurali.