Simone Pillon/ “I calciatori dell’Italia hanno chiamato la mamma non genitore 1 o 2”

- Davide Giancristofaro Alberti

Simone Pillon ha citato la nazionale italiana nella discussione circa il Ddl Zan: “I calciatori hanno chiamato la mamma da Wembley e non...”

federico chiesa mamma ig 2021 590x300 Federico Chiesa (Instagram)

Il senatore leghista Simone Pillon ha scatenato un acceso dibattito nelle scorse ore, dopo il suo commento sulla vittoria dell’Italia ai campionati europei di calcio. Parlando a Palazzo Madama durante il dibattito per il ddl Zan, l’esponente del Carroccio ha spiegato: “Tutti abbiamo esultato per la vittoria dell’Italia agli Europei. È stato interessante vedere quale è stata la prima reazione dei giocatori. Non hanno telefonato al genitore 1 o al genitore 2. Hanno chiamato la mamma”, riferendosi alla famosa scenetta di Federico Chiesa che ha chiamato proprio sua madre dal campo di Wembley, così come Alessandro Florenzi subito dopo aver ricevuto la medaglia di campione d’Europa.

Quindi Pillon ha proseguito: “Gli italiani hanno ancora anticorpi – parole riportate da Il Secolo d’Italia – contro l’ideologia gender nata negli atenei del Nord America. Filosofi e antropologi convinti che solo dal superamento del binarismo sessuale maschile-femminile avremo una società più giusta. Non è così non è così – ha continuato – andate a vedere nella società svedese e nelle società del Nord Europa dove tutto questo è già realtà. Se facciamo un passo indietro non cadremo nel burrone”.

PILLON E IL “PARAGONE” FRA IL DDL ZAN E LA NAZIONALE: ATTACCATO VIA SOCIAL

Numerosi coloro che hanno attaccato Pillon in queste ore dopo tali dichiarazioni, soprattutto quelle riguardanti la nazionale italiana, e qualcuno ha definito imbarazzante l’accostamento fra i calciatori azzurri e il ddl Zan.

«La coppia same-sex ha tutto il diritto di stare insieme – ha aggiunto ancora Pillon parlando in Senato nella giornata di ieri, 14 luglio – ma l’attenzione del legislatore deve privilegiare i diritti del bambino che ha diritto alla mamma e al papà. E che ha diritto a non essere acquistato su Internet». Lega e Forza Italia volevano interrompere i lavori circa il decreto legge di Zan contro l’omotransfobia, ma i due partiti del centrodestra non sono stati accontentati e oggi sono riprese le discussioni in Aula, fra mille polemiche.







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