Una quarantacinquenne, come riportato dal Corriere della Sera, è stata ricoverata per avere accusato un ematoma intramurale, ovvero una particolare tipologia di sindrome aortica acuta, dopo un orgasmo. Il problema in questione, che provoca un versamento di sangue piuttosto consistente nell’arteria, non era mai stato diagnosticato in relazione al sesso. Le circostanze in cui si è verificato questo specifico fenomeno non sono molto comuni, soprattutto per le donne. Gli eventi cardiaci in occasione di rapporti sessuali, in generale, sono abbastanza frequenti invece tra gli uomini.
Il motivo è da ricondurre al fatto che episodi di sindrome aortica acuta si verificano in situazioni di forte tensione e sforzo. È per questo motivo che alla paziente, dopo gli esami necessari, è stato immediatamente chiesto se avesse svolto attività fisica. La donna, da parte sua, ha rivelato che aveva appena avuto un rapporto sessuale con il marito quando sono comparsi i primi sintomi. Il fatto che non si trattasse di una situazione eccezionale (come in caso di adulterio oppure di amplesso non consensuale) rende ancora più raro il caso, tanto da essere descritto come case reports.
Sindrome aortica acuta dopo orgasmo: quali sono i sintomi
L’ematoma intramurale, ovvero la sindrome aortica acuta che si è manifestata nella quarantacinquenne dopo l’orgasmo, può avere conseguenze molto gravi. Il rischio di mortalità aumenta dell’1% per ogni ora in cui il paziente non riceve cure e arriva fino al 22% se il problema non viene diagnosticato. È per questo motivo che, come riportato dal Corriere della Sera, nel caso in cui se ne manifestassero i sintomi è fondamentale recarsi immediatamente in ospedale.
Il problema cardiaco, in questo caso, si è manifestato durante il rapporto sessuale con un rumore nel petto seguito da un dolore lancinante che si è irradiato fino alla schiena, portando anche a mancanza di fiato e nausea. All’arrivo in ospedale la donna aveva una pressione sanguigna di 220/140 mmHg e una frequenza cardiaca a 98 battiti al minuto. È successivamente emerso, durante i test clinici, che la donna soffriva di ipertensione ma non si curava da un anno ed era una fumatrice. Due importanti fattori di rischio per i danni aortici.