Sondaggi politici 2025: opposizione bocciata da 7 italiani su 10, giudizio negativo anche sul governo. FdI al 29,60%, Pd al 22%, Lega supera Forza Italia
SONDAGGI POLITICI 2025: OPPOSIZIONE E INTENZIONI DI VOTO
Se la valutazione del governo è leggermente negativa, non se la passa meglio l’opposizione, che è percepita ancor più negativamente nei sondaggi politici. In particolare, quello di Eumetra per Piazzapulita evidenzia che, per quanto riguarda l’esecutivo, prevalgono i voti negativi (54,1%) su quelli positivi (45,9%).
Quando si tratta di giudicare l’opposizione, la percentuale di voti negativi aumenta in maniera significativa: 70,1% contro il 29,9%. All’opposizione viene attribuita la mancanza di una visione complessiva e coerente dell’Italia (72,3%), poche idee e proposte concrete (71,1%), troppi litigi (73,9%), la debolezza dei leader nella comunicazione (65,9%) e una classe dirigente scarsa (67,2%).

Comunque, Fratelli d’Italia resta il primo partito nelle intenzioni di voto: è al 29,6%. A seguire, il PD al 22%, poi M5S al 13,5%, mentre la Lega è avanti a Forza Italia con 8,4% contro 8,2%; quindi Alleanza Verdi e Sinistra (AVS) al 6,8%, davanti ad Azione (4%), Italia Viva (2,2%), +Europa (1,8%) e Noi Moderati (1%).
SONDAGGI POLITICI 2025: DAL GENOCIDIO A GAZA ALLE SANZIONI A ISRAELE
I sondaggi politici si soffermano anche sull’opinione degli italiani in merito alla guerra a Gaza. Quasi 7 italiani su 10 (68,1%) sono d’accordo nel ritenere che Israele stia compiendo un genocidio a Gaza. La percentuale si abbassa quando subentrano temi economici: infatti, il 43,7% vuole che l’Italia sospenda gli accordi commerciali e militari con Israele; il 19,4% solo quelli militari, mentre per il 16,2% non è ancora il caso di sospenderli.
La maggioranza degli intervistati preferisce che si proceda con sanzioni (60,1%), con un 24,3% di “non so” che prevale sul no (15,6%). Dunque, il sondaggio in questione mostra una maggioranza italiana favorevole a sanzioni e sospensione di accordi con Israele, e con una larga maggioranza d’accordo con l’affermazione che si stia compiendo un genocidio a Gaza.
