La Supermedia YouTrend dei sondaggi politici esalta i partiti filo-pacifisti (M5s e AVS): il "riarmo Ue" pesa su Centrodestra e Pd, intanto Schlein...
IL FATTORE “UE ALL’ARMI”: LA SINISTRA PACIFISTA CRESCE NELLA SUPERMEDIA DEI SONDAGGI POLITICI
Nella settimana in cui l’Unione Europea presenta un piano di riarmo, ponendosi in condizione tutt’altro che “vicina” alla pace, i sondaggi politici raccolti dai vari istituti demoscopici riflettono un rialzo unico solo per i partiti che da tempo puntano ad una narrazione “pacifista” con la Russia di Putin. E così dal Centrodestra al Partito Democratico, dopo il piano di “riarmo” della Commissione Von der Leyen non registrano passi avanti, ma anzi vengono in qualche modo “affossati” dalle scelte vissute come “belliciste” da parte dell’elettorato italiano.
E così la Supermedia YouTrend per AGI, aggiornata ai sondaggi politici pubblicati fino al 6 marzo 2025, mostra un calo abbastanza generalizzato in quasi tutte le formazioni politiche, ad eccezione di Conte-Fratoianni-Bonelli che “respirano” tornando a crescere dopo mesi di stallo. FdI della Premier Giorgia Meloni, impegnata nei vertici UE per la delicatissima situazione internazionale, cala al 29,5% perdendo lo 0,3% nella media generale di tutti i sondaggi dell’ultima settimana. Non fa certo meglio il Pd di Schlein che al 22,7% perde ulteriore terreno, rimanendo ancora sotto quota 23% come da tutto l’inizio del nuovo anno.
Al terzo posto risale sopra il 12% il Movimento 5Stelle di Conte, dopo aver ripreso consensi proprio con il riacutizzarsi dello scontro internazionale davanti alla possibilità di esistenti negoziati di pace: gli ex grillini guadagnano lo 0,7% netto in pochi giorni, solo l’AVS di Fratoianni e Bonelli e Noi Moderati di Lupi guadagnano nei propri rispettivi consensi, rispettivamente al 6,4% e all’1,2%. La Lega di Salvini scende all’8,3%, appena dietro al 9% di Forza Italia: male ancora l’area centrista nei sondaggi politici nazionale “mediati” da YouTrend, con Azione al 2,9%, Renzi che insegue al 2,4% (ma perde lo 0,3% in due settimane) e PiùEuropa infine col 2%.
📊 #Supermedia Youtrend per @Agenzia_Italia dei sondaggi sulle intenzioni di voto (e variazione rispetto al 20 febbraio):
FdI 29,5% (-0,3)
PD 22,7% (-0,2)
M5S 12,2% (+0,7)
FI 9,0% (-0,3)
Lega 8,3% (-0,2)
AVS 6,4% (+0,3)
Azione 2,9% (=)
IV 2,4% (-0,3)
+E 2,0% (=)
NM 1,2% (+0,3) pic.twitter.com/BKP86HPlZ1— Youtrend (@you_trend) March 7, 2025
COALIZIONI, IL “CAMPO LARGO” PAGA ANCORA UNA SCHLEIN DEBOLE ALLA GUIDA DEL PD
Dall’analisi dei sondaggi politici di questi ultimi giorni, assieme alle importanti uscite pubbliche della Segretaria Dem – la Direzione Nazionale del Pd e la partecipazione al vertice di Socialisti & Democratici a Bruxelles – emerge un Pd dilaniato al suo interno da una doppia problematica complicata per la leader Elly Schlein: da un lato infatti la minoranza riformista e filo-Gentiloni lamenta un posizionamento di critica alla Commissione Von der Leyen su difesa, riarmo e rapporti con l’Ucraina (con la Segretaria contestata anche da alcuni compagni di partito S&D in Europa).
Dall’altra, la maggioranza progressista spinge per ottenere più incisività nel porsi contraria ad ogni iniziativa europea che di fatto continui il conflitto contro la Russia. Il risultato è che tanto al centro, quanto a sinistra, il Pd si vede “sballottato”: Conte ad oggi convince di più l’elettorato “puro” di sinistra, ma questo non si tramuta in una crescita forte del “campo largo” che resta disunito e lontano dal vedere una luce piena. Nell’analisi della Supermedia YouTrend dei sondaggi politici appena pubblicati, l’area progressista se davvero riuscisse a tenere assieme tutte le anime – Pd, M5s, AVS – salirebbe al 43,2%, ancora comunque battuti dalla coalizione di Centrodestra che guida il Governo.
Ad oggi l’insieme di Meloni, Salvini, Tajani e Lupi vale ancora un 48%, anche se la flessione sotto il 50% prosegue da qualche settimana a questa parte secondo la Supermedia dei sondaggi politici nazionali: qualora invece Conte riuscisse a superare definitivamente a sinistra le preferenze per il Pd di Schlein, presentandosi da solo alle urne nel 2027, le speranze per il Centrosinistra sarebbero di fatto nulle: i Dem con AVS e altre sigle progressiste non avrebbe che il 31%, mentre l’area riformista-Terzo Polo resta su un basso 5% su scala nazionale.
