I sondaggi politici di Winpoll vedono una sinistra spaccata tra inchieste e alleanze: Centrodestra non brilla ma allunga. FdI al 28%, M5s al terzo posto
CAOS REGIONALI A SINISTRA (E DESTRA): CONTE SALVA RICCI MA RESTA IL NODO MILANO E CAMPANIA. LONTANO ACCORDO SU ZAIA IN VENETO
Secondo l’ultima rilevazione dei sondaggi politici Winpoll-Scenari Politici del 29-30 luglio 2025, il 48% degli elettori è convinto che il sindaco di Milano Beppe Sala debba dimettersi dopo il clamore per le inchieste sulla presunta corruzione nel sistema dell’urbanistica milanese. Non solo, un 37% è convinto che vi siano gravi responsabilità della giunta di Centrosinistra dietro alle denunce e indagini avviate dalla Procura: due elementi che riportano il “sentiment” di un elettorato confuso e spaccato nell’area progressista antagonista al Centrodestra.
Nel giorno in cui il leader M5s Giuseppe Conte di fatto “salva” la candidatura di Matteo Ricci – «non chiediamo passi indietro, sarebbe brutto precedente» – alle prossime Elezioni Regionali nelle Marche (il 28-29 settembre 2025, ndr), ritirando le “riserve” dopo l’inchiesta aperta contro il sindaco Dem di Pesaro, la sinistra si ritrova comunque in difficoltà sia per la vicenda Milano – come confermano i sondaggi politici di Winpoll – e sia per il nodo Campania, con De Luca tutt’altro che convinto sulla candidatura di Fico dopo l’incontro con Schlein e Conte.
Sempre sulle Regionali anche in casa Centrodestra qualche tumulto resta, specie nel Veneto dove la lista Zaia provoca più di una problematica nella maggioranza: il Governatore uscente non intende dilapidare consensi accumulati in 15 anni di Giunta, ma da FdI e FI viene chiesto un passo indietro per la lista civica. Alla fine l’accordo dovrebbe trovarsi attorno al nome del n.1 della Liga Veneta Alberto Stefani, ma resta comunque la difficoltà nel capire l’exit strategy di Luca Zaia, il presidente di Regione più amato del Paese da ormai diversi anni secondo tutti i sondaggi politici.
I SONDAGGI POLITICI CON LA CRESCITA DEL CENTRODESTRA E LO STALLO DEL CAMPO LARGO
Al netto del futuro della Giunta Sala a Milano (dopo l’ultimatum dato dal sindaco alla sua maggioranza di approntare modifiche e riforme entro settembre, pena le dimissioni e il ritorno alle urne), i sondaggi politici raccolti da Winpoll raccontano di un generale doppio scenario nazionale: il Centrodestra, al netto di tensioni e ostacoli, riesce a tenere i consensi delle proprie liste e anzi aumenta di poco la fiducia.
L’area progressista invece resta ancora molto disgregata e con un futuro unico nazionale al momento ancora molto lontano: nelle interviste pubblicate lo scorso 30 luglio sul sito del Governo emerge come Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni resti ancora il primo partito del Paese con la crescita – rispetto ad inizio luglio – fino al 27.9%, nettamente avanti al 23,6% del Pd di Schlein che accusa un nuovo passo indietro nei consensi nazionali.
Al terzo posto resiste il M5s di Conte che pure deve guardarsi le spalle dal pressing di Lega e Forza Italia, rispettivamente al 8,7% e 9,1% e in crescita entrambe nelle ultime settimane: l’AVS al 6,3% è ancora lontano da rappresentare un movimento a doppia cifra nei consensi, anche se resta ampiamente davanti alla platea di liste centriste che ambiscono (chi più, Renzi, chi meno come Calenda) all’ingresso nel campo largo. Ad oggi, Azione vale un 2,6%, superata da Italia Viva al 2,8%, con Più Europa all’1,3% e Pace Terra Dignità all’1,5%.