Nuovo allenatore Nazionale, chi sarà? Esonerato Luciano Spalletti dalla federazione, risolverà il contratto dopo la partita contro la Moldavia.
NUOVO ALLENATORE NAZIONALE: SPALLETTI ESONERATO
La notizia che era nell’aria sembrerebbe ora in arrivo: Luciano Spalletti è stato esonerato. La pesante sconfitta subita dalla Norvegia nelle qualificazioni Mondiali 2026 avrebbe scoperchiato il vaso di Pandora: Spalletti ha già comunicato che “non volevo mollare, ma il presidente Gravina mi ha comunicato che sono stato sollevato dall’incarico”.
Dunque è esonerato, una soluzione come detto nell’aria: che ci fosse aria tesa si era capito ad esempio dal rifiuto alla convocazione da parte di Francesco Acerbi, una discussione che si era protratta per troppo tempo senza apparenti ragioni e che, forse, ha dato la reale proporzione di un malcontento che non riguarda solo il difensore dell’Inter.
Spalletti avrebbe insomma perso le redini: il progetto che era già affondato agli Europei ha iniziato nella maniera peggiore possibile le qualificazioni ai Mondiali, il rischio di un altro playoff è dietro l’angolo ed evidentemente la federazione (sulla quale comunque ci sarebbe da spendere qualche ulteriore parola, anche se non è questa la sede adatta) ha deciso per il cambio.
Contro la Moldavia Spalletti sarà comunque in panchina, ma poi arriverà la risoluzione del contratto: chi sarà il nuovo allenatore nazionale? Difficile stabilirlo, in caso sia la seconda opzione è del tutto plausibile che ad allenare la sfida di lunedì sera sia un traghettatore, aspettando poi gli impegni di settembre per vedere all’opera il nuovo CT dell’Italia.
CHI SARÀ IL NUOVO ALLENATORE NAZIONALE?
A proposito: chi sarà il nuovo allenatore nazionale? Stando alle ultime indiscrezioni, il nome che va per la maggiore in questo momento è quello di Stefano Pioli, che è ancora sotto contratto con l’Al Nassr e che tra l’altro è continuamente seguito da alcune squadre di Serie A, su tutte la Fiorentina che avrebbe già avviato i contatti per farlo tornare sulla panchina viola, dopo le dimissioni di Raffaele Palladino.
Pioli sarebbe visto come il “normalizzatore”, un allenatore in grado di lavorare e gestire il gruppo senza “soffrire” del fatto di poterlo allenare poche volte l’anno; aspetto questo non secondario, perché sarebbe stato il tallone d’Achille di Spalletti che alla fine non è riuscito a fare fronte a questa difficoltà.
Attenzione però anche all’ipotesi di un ritorno di Roberto Mancini: forse non è un caso che proprio nelle ultime ore il CT campione d’Europa nel 2021 abbia parlato di come la decisione di lasciare la nazionale sia stata un errore, potrebbe essere lui a essere individuato come la persona giusta per ripartire ed evitare lo scenario peggiore possibile, vale a dire una terza esclusione consecutiva dai Mondiali, ipotesi che però dopo lo 0-3 di Oslo dobbiamo chiaramente fronteggiare, senza nasconderla dietro uno strato di polvere o dichiarazioni di intenti. Per il momento, altri nomi come nuovo CT nazionale non se ne vedono, anche se chiaramente possono sempre arrivare; quello che ci sentiamo di dire è che ben difficilmente la federazione italiana si affiderà a un tecnico straniero.