L'operazione di Mfe su ProsiebenSat.1 ha convinto il mercato, ma ora si tratta di ottenere il via libera del Governo tedesco

Se il mercato ha (quasi) sempre ragione, Mfe si avvicina a grandi passi alla vittoria definitiva nella sua campagna di Germania. Piazza Affari ha infatti tributato all’euro-holding televisiva di Fininvest un sonoro +7% all’indomani della “resa” dell’ultimo rivale nell’offerta d’acquisto e scambio su ProsiebenSat.1. La conglomerata ceca Ppf ha deciso di consegnare il suo 15,7% all’Opas e Mfe si è portata a sfiorare il 60% di PS1.



A Monaco di Baviera – dove ha sede il polo della tv commerciale operante anche in Svizzera e Austria – le ostilità sembrano dunque finite e gli analisti sono già al lavoro per valutare un nuovo gruppo integrato da 12mila dipendenti, con ricavi aggregati da 6,7 miliardi e un bacino di 300 milioni di teleutenti al centro dell’Europa.



La “guerra”, però, non è ancora finita. Mfe deve ancora superare il “muro” di Berlino: quello che da un anno tenta invano di valicare UniCredit, che sempre in queste ore ha annunciato di essere salita al 26% di Commerzbank. Il Governo tedesco ha ribadito la sua opposizione alla conquista della terza banca tedesca da parte di un “campione” paneuropeo con sede e Ceo italiani, pur con una storica e forte presenza in Germania.

Il settore media non è meno strategico di quello bancario e infatti la reazione del Governo Merz – di coalizione fra Cdu (associata alla bavarese Csu) e Spd – è stata finora attendista e interlocutoria di fronte all’iniziativa Mfe su PS1. Per questo si annuncia decisiva – a breve – una missione del Ceo di Mfe, Piersilvio Berlusconi, presso il ministero della Cultura tedesco.



Qui a vigilare sugli assetti della media industry nazionale c’è Wolfram Weimer: un giornalista-editore di orientamento conservatore (è stato anche caporedattore del Welt, quotidiano corazzata tradizionalmente vicino alla Cdu). Weimer – al netto naturalmente dell’ultima parola del Cancelliere – potrebbe non rivelarsi un “herr nein” con il figlio di Silvio Berlusconi.

Piersilvio Berlusconi (Foto: Screenshot)

Piersilvio è l’erede – anche – di una forza politica tuttora associata in Europa al Ppe di Merz e di Ursula von der Leyen. Di più: Forza Italia è un partito dell’attuale maggioranza di governo in Italia, in una fase di rapporti intensi e costruttivi fra Berlino e palazzo Chigi.

Il rovescio potenziale di una situazione sulla carta positiva è però sempre nello status peculiare di Mediaset: la cui forza economico-finanziaria e imprenditoriale (certamente emersa nell’operazione PS1) è da oltre un trentennio radicata in un mercato italiano articolato in un oligopolio legale più volte giudicato obsoleto dall’Ue e a lungo contestato in Italia dal centrosinistra con l’accusa di conflitto d’interesse.

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