• Iscriviti alla Newsletter
  • Accedi
  • Registrati
IlSussidiario.net
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net
IlSussidiario.net
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
IlSussidiario.net
IlSussidiario.net

Home » Esteri » Usa » SPY UCRAINA/ “Materie prime, Zelensky, Nato e Cina: ecco come cambia il piano-Trump”

  • Usa
  • Cina
  • Russia
  • Ucraina
  • Esteri

SPY UCRAINA/ “Materie prime, Zelensky, Nato e Cina: ecco come cambia il piano-Trump”

Int. Rita Lofano
Pubblicato 6 Marzo 2025
Decreti Trump

Donald Trump firma gli ordini esecutivi USA (ANSA-EPA 2025)

Zelensky chiede aiuto a Trump, che però vuole un accordo migliore sui minerali e punta anche a quelle russe, per mettere in difficoltà la Cina

Zelensky fa un passo indietro, spaventato anche dalla decisione americana di sospendere l’invio delle armi e di rallentare il flusso di notizie dell’intelligence. Ora vuole collaborare con Trump, dicendosi disposto anche a firmare l’accordo sullo sfruttamento delle risorse minerarie. Il presidente americano, per parte sua, dichiara che l’intesa di prima sulle materie prime non va più bene, anzi, che ne ha in mente una migliore, più grande.


Incontro Russia India, accordo commerciale "Contro le pressioni Usa"/ Aumenteranno scambi di petrolio e armi


Entrambi, però, osserva Rita Lofano, direttore responsabile di AGI, insieme a Putin, non possono fare a meno di trattare per ottenere la pace. A Trump l’intesa sulle risorse minerarie con Kiev interessa relativamente, anche se adesso è la stessa Russia a offrire lo sfruttamento di quelle sul suo territorio: l’obiettivo del presidente USA è riattivare i rapporti con Mosca, ottenendo la pace in Ucraina e facendo affari come quelli sulle risorse del sottosuolo. Gli interessa solo un’altra “guerra”: la competizione con la Cina.


Macron e Merz a Zelensky: "Attento a tradimento Usa"/ Spiegel rivela call Ue: "Non lasciamo sola l'Ucraina"


Zelensky, di fatto, ha chiesto scusa e si è detto pronto ad accettare l’accordo sulle “terre rare” e a mettersi sotto l’ala di Trump. Il presidente USA gliela farà pagare comunque?

Quelli sulle risorse minerarie erano accordi quadro da definire in seguito. Il tavolo è saltato perché Trump ha voluto mandare un messaggio sul piano interno e uno a Putin, facendo capire di voler chiudere la trattativa senza permettere a Zelensky di alzare la testa. È il famoso doppio registro di Trump, che non è nuovo a un approccio del genere.

Allo stesso tempo, Zelensky ha voluto inviare un messaggio agli ucraini, ma anche all’Europa: “Non cedo, non posso accettare di lasciare che questa intesa venga fatta alle condizioni americane e russe”. Lo ha fatto anche per poter dire alla popolazione, stremata dopo tre anni di guerra, che ha fatto il possibile. Uno show di pessimo gusto da entrambe le parti, ma che si rivolgeva anche al pubblico dell’Ucraina, degli Stati Uniti e all’interlocutore russo.


UCRAINA/ "Merz e Macron cercano la guerra, ma il primo ostacolo alla pace è l'ambiguità Usa"


Zelensky, però, ora ha ammorbidito i toni, riconoscendo la “forte leadership americana” e dicendosi disponibile a firmare un accordo sulle terre rare: basta per sistemare la situazione?

Non credo che la situazione sia del tutto risolta. La partita è complicatissima, però una cosa, secondo me, è abbastanza evidente: Zelensky, Trump e Putin vogliono trovare una soluzione. Per motivi diversi, ne hanno bisogno tutti e tre.

È chiaro che ciascuno tenta, ovviamente, di tirare acqua al suo mulino. Zelensky non può apparire come uno che passa di lì per caso: lo deve al suo popolo e vuole tenersi dalla sua gli europei. Trump ha promesso in campagna elettorale la pace in Ucraina e quindi ha tutto l’interesse a tener fede a quell’impegno: vuole chiudere questa partita per portare Putin dalla sua parte in chiave anticinese. Il binomio Mosca-Pechino è complicato da sostenere a livello geopolitico.

Trump, però, ha detto che vuole cambiare l’accordo sui minerali, perché ne vuole uno “più grande e migliore”: sarà ancora più esigente nei confronti degli ucraini, facendo pagare loro lo sgarbo dell’incontro alla Casa Bianca?

Non so come chiuderanno l’accordo. Non lo sa nessuno, probabilmente neanche Trump. Il presidente USA sta trattando e ha bisogno di dire, dopo tutto quello che è successo, che ora otterrà anche qualcosa di più. D’altra parte, paradossalmente, se anche l’intesa sui minerali fosse stata firmata nello Studio Ovale, sarebbe stato un accordo vuoto, ancora da riempire di contenuti. Inoltre, i minerali strategici in Ucraina sono soprattutto in Crimea e nel Donbass, quindi nei territori che verranno ceduti alla Russia.

Dimitri Peskov, portavoce del Cremlino, ha detto che è stato offerto agli USA un accordo anche sulle terre rare russe, quelle della zona di Murmansk e del Caucaso, per esempio, offrendo il loro sfruttamento a investitori americani. L’accordo con Zelensky fa parte di un piano più ampio che va al di là della guerra in Ucraina?

Questo è il non detto di questa trattativa con la Russia contro la Cina. Mosca ha fornito a Pechino una buona parte del petrolio, del gas. Ora anche gli americani vogliono le materie prime russe. Anche la Germania si sta muovendo in questa direzione. La realtà è che spesso non si riesce a comprendere a pieno Trump. Lui, comunque, ha un disegno, una strategia, una tattica negoziale.

Trump parla di risorse minerarie con Ucraina e Russia, dice che vuole la Groenlandia per lo stesso motivo. Quella delle materie prime è una priorità prima ancora della pace?

No, dal punto di vista internazionale la priorità è la competizione con la Cina, da quello interno è l’economia. Nel discorso al Congresso, quando parlava dell’Ucraina, gli stessi repubblicani sono stati piuttosto tiepidi. L’unico momento di fortissima coesione è stato quando ha parlato dell’immigrazione. Per il resto, sul DOGE e il ruolo di Musk, ho notato una certa freddezza del lato repubblicano. C’è stato il crollo di Wall Street e Trump ne dovrà tenere conto.

Alcuni analisti rilevano che il problema non sarà tanto l’inflazione dovuta ai dazi, quanto la frenata della crescita. I licenziamenti dei dipendenti pubblici federali, dopo gli stop dei giudici, sono stati tacitamente cancellati: non si faranno più. Questo per dire come, nonostante il suo approccio aggressivo, Trump è un pragmatico.

James Stavridis, l’ex comandante supremo della NATO in Europa, mette in guardia gli europei: secondo lui si devono preparare a un ritiro degli Stati Uniti dall’Alleanza Atlantica. Un’idea non nuova, ma che non muore mai. Trump ci sta ancora pensando?

Diciamo che un certo disimpegno rispetto all’ombrello militare americano in Europa sarà inevitabile. Il disimpegno dalla NATO ci auguriamo tutti di no, ma è comunque più complicato. Trump non ha mai mostrato simpatia per le organizzazioni internazionali, ma se lasciasse l’Alleanza Atlantica, l’Europa sarebbe veramente in difficoltà.

Potrebbe esserci sicuramente una riduzione delle forze americane in Europa: già nel suo primo mandato Trump diminuì la presenza americana in Germania e alcuni militari li trasferì in Polonia. L’Europa deve trovare un accordo con gli americani, e non solo sui dazi, ma anche dal punto di vista della difesa.

Come va a finire tra Trump, Putin e Zelensky? Le divergenze USA con il presidente ucraino sono appianate?

Continueranno a trattare, a quali condizioni non so. È chiaro che Zelensky dovrà fare delle concessioni. La Crimea non la riprenderà mai e credo neanche il Donbass. E l’Ucraina non potrà entrare nella NATO, perché questa è una condizione imprescindibile per i russi. Che ci dovessero essere dei Paesi cuscinetto sotto l’influenza russa era anche il non detto degli accordi di Yalta.

Ma se Kiev e Washington firmano l’accordo sulle risorse minerarie, gli USA almeno per proteggere i loro investimenti garantiranno sicurezza al Paese?

La verità è che l’America, tutto sommato, è autosufficiente dal punto di vista energetico, ha tante materie prime. Ha bisogno delle terre rare per i chip, ma in Ucraina non ci sono. Quindi questa è una retorica, una narrazione che Trump usa per gli americani, per far vedere che sta agendo per una contropartita. Sta parlando al suo elettorato.

Il tema vero non è l’accordo sulle terre rare: quello è una mossa politica per giustificare comunque l’accordo. Penso, invece, che le garanzie di sicurezza per l’Ucraina le chiederà agli europei. L’Europa, però, non potrà armarsi senza l’aiuto degli americani, perché c’è un gap tecnologico e produttivo di cui tener conto.

(Paolo Rossetti)

— — — —

Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.

SOSTIENICI. DONA ORA CLICCANDO QUI

Tags: Donald TrumpVladimir PutinVolodymyr Zelensky

Ti potrebbe interessare anche

Ultime notizie di Usa

Ultime notizie

Gli archivi del canale di Usa

ilSussidiario.net

il Quotidiano Approfondito con le ultime news online

  • Privacy e Cookies Policy
  • Aiuto
  • Redazione
  • Chi siamo
  • Pubblicità
  • Whistleblowing
  • MOG 231/2001
  • Feed Rss
  • Tags

P.IVA: 06859710961

  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net

Ben Tornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Accedi

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net