Femminicidio di Sara Campanella, il reo confesso Stefano Argentino si è suicidato in carcere: non era più in regime di alta sorveglianza
STEFANO ARGENTINO TROVATO MORTO IN CARCERE
Stefano Argentino, reo confesso per l’omicidio di Sara Campanella, si è suicidato in carcere. A darne notizia è la Repubblica, secondo cui il giovane si sarebbe tolto la vita impiccandosi. Il ragazzo, che si trovava nel carcere di Messina, aveva già espresso l’intenzione di uccidersi, ma sembrava aver accantonato questi pensieri dopo alcuni colloqui con medici e psicologi.
Tuttavia, nel pomeriggio di mercoledì, attorno alle 17, si è allontanato dai suoi compagni; successivamente, alcuni agenti penitenziari lo hanno trovato morto. I soccorsi si sono rivelati inutili: era ormai deceduto.
La Procura di Messina vuole fare chiarezza sulle circostanze della morte del ragazzo e ha aperto un’inchiesta sull’accaduto.
Era stato posto in regime di alta sorveglianza, ma successivamente ne era uscito e condivideva la cella con altri due detenuti. Inoltre, per un periodo si era rifiutato di alimentarsi, salvo poi riprendere a mangiare.
L’OMICIDIO DI SARA CAMPANELLA
A settembre era prevista la prima udienza per il femminicidio della sua ex compagna universitaria. Era accusato di omicidio premeditato, poiché dalle indagini era emerso che aveva pedinato Sara Campanella.
Cinque mesi prima di ucciderla, Stefano Argentino aveva anche preso degli appunti choc sul suo telefonino: ad esempio, aveva scritto che sarebbe diventato “il peggior incubo” della ragazza, la quale, dal canto suo, aveva tentato di sfuggire alla sua ossessione.
Anche il giorno dell’omicidio si era resa conto di essere seguita: infatti, aveva allertato alcune amiche, che però erano andate via. Quindi attivò il registratore del cellulare, come aveva già fatto in passato, per avere prove delle molestie, ma non sapeva che di lì a poco sarebbe stata uccisa.