Stella Boggio non agì per legittima difesa ma in ogni caso resta ai domiciliari, non venendo ritenuta pericolosa: cosa è stato deciso
Stella Boggio, la donna che uccise a Bovisio Masciago, in provincia di Monza e Brianza, il compagno Marco Megagna, non agì per legittima difesa. Questo quanto precisato dai giudici del tribunale del riesame di Milano, in merito a quanto avvenne nella notte fra il 6 e il 7 gennaio scorso, in quel Paese ad una decina di chilometri da Monza.
L’accusa nei confronti di Stella Boggio è quindi quella di omicidio volontario (per cui era già stata indagata in origine), visto che secondo gli stessi giudici, la donna avrebbe potuto evitare di colpire con una coltellata al petto il suo fidanzato: non era l’unica alternativa in suo possesso. In ogni caso la ragazza non deve andare in carcere, visto che secondo il tribunale del Riesame i domiciliari restano la misura cautelare adeguata così come stabilita dal Gip a inizio anno.
STELLA BOGGIO, LA PROCURA CHIEDEVA L’ARRESTO IN CARCERE
Al momento viene quindi contestato alla donna l’omicidio con dolo eventuale e non quello colposo per legittima difesa, ed emerge chiaramente come la relazione fra i due fosse tossica, visto che prima del brutale gesto di inizio gennaio, la coppia continuava a scontrarsi, anche fisicamente, “che non hanno però mai visto la Boggio particolarmente soccombente”, scrivono i giudici del Riesame di Milano.
Nel corso dell’ultimo scontro la donna avrebbe agito con una “furia elevata”, aggiungono ancora i giudici, e la stessa avrebbe potuto fuggire senza accoltellare il compagno, cosa che verrebbe confermata anche dalla ricostruzione dei fatti, e che smentirebbe quindi la tesi della stessa presunta omicida secondo cui l’unica opzione possibile fosse appunto l’accoltellamento. In ogni caso, come detto sopra, Stella Boggio non dovrà finire dietro le sbarre visto che la stessa, che ricordiamo ha un figlio di nove anni, ha agito in tal modo solo nell’ambito del rapporto malato con Marco Megagna, di conseguenza non ci sarebbe pericolo per altri.
STELLA BOGGIO, COSA ACCADDE NEI MOMENTI DELL’OMICIDIO
Niente carcere quindi per Stella Boggio, una sentenza che scontenta la procura che invece sin dal primo momento ha avuto forti sospetti sul fatto che la donna avesse agito con estrema violenza, accusandola quindi di omicidio volontario e non di semplice reazione ad un’azione violenta del suo compagno.
Quella notte, dopo un acceso litigio in auto, i due si scontrarono anche nel loro appartamento di Bovisio Masciago, arrivando anche al contatto fisico: l’uomo gettò a terra la donna, e lei si rialzò, andò in cucina e prese un coltello, dopo di che colpì violentemente il compagno con una coltellata in mezzo al petto, risultando quella fatale. Nella decisione di concedere i domiciliari, fanno sapere i giudici, ha comunque pesato il pentimento di Stella Boggio, e il fatto di essere in casa dei genitori, quindi controllata dagli stessi.
