STORDISCE RAGAZZA E SI MASTURBA SU DI LEI/ “Non è violenza sessuale”: è libero

- Dario D'Angelo

La storia di Lauren, aggredita dopo aver accettato un passaggio in Alaska: per la legge quello che ha subito non rappresenta una violenza sessuale.

violenza di gruppo violenza di gruppo

E’ una storia a dir poco assurda quella che arriva dagli Usa, dove una ragazza di 27 anni, Lauren, si è vista aggredire da un uomo che le aveva dato un passaggio. Questi dopo averla atterrata e stordita, si è masturbato su di lei ma una volta rintracciato e fermato non è stato condannato per violenza sessuale. Il motivo? La dinamica che lo ha visto protagonista, quella di masturbarsi ed eiaculare sulla giovane vittima, in Alaska non è punito. Un vuoto legislativo enorme, che ha consentito all’aggressore, il 33enne Justin Schneider, di patteggiare e di essere ritenuto responsabile di una violenza di secondo grado, motivo per il quale ha potuto uscire dall’aula di tribunale da uomo libero. Una sentenza scioccante, soprattutto per Lauren, che a fatica sta cercando di ricostruirsi un’esistenza normale. E dire che se quel giorno di agosto non avesse perso un pullman, forse non si sarebbe trovata catapultata in questo incubo.

STORDISCE RAGAZZA E SI MASTURBA SU DI LEI

Il racconto di quella violenza è straziante: Lauren dice di aver esitato prima di accettare il passaggio da quello sconosciuto, ma di essersi fidata. Male: perché quell’uomo ad un certo punto, scesi dalla macchina con una scusa, l’ha aggredita fino a soffocarla. La ragazza, intervistata da BuzzFeed News, ricorda chiaramente di aver cercato di riprendere fiato in qualche modo, ma l’ossigeno le veniva tolto dalla stressa di Schneider. Quando tutto è finito, su di lei c’erano le tracce del seme del suo aggressore. E’ stato proprio lui, una volta che la ragazza ha ripreso conoscenza, a darle un panno per ripulirsi, facendo attenzione a non asciugare tutto per consentire agli agenti di rintracciarlo. Poi, mentre lui si allontanava dopo averle addirittura riconsegnato borsa e telefono, Lauren ha messo tutta la sua concentrazione per ricordarsi il numero di targa e non appena Schneider ha svoltato l’angolo lo ha comunicato al 911. Il suo aggressore, la sera stessa, è andato a lavorare come controllore del traffico aereo: il giorno dopo è stato arrestato. Già, però non c’è stata nessuna giustizia: almeno non quella attesa da Lauren. In Alaska la violenza sessuale c’è solo quando i genitali dell’aggressore entrano a contatto con la vittima. Un modo un po’ particolare di intendere la violenza sessuale…





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